Dovreste conoscerla Andrada. I capelli sempre ordinati, puliti, raccolti. I colori dei vestiti intonati. Gli occhi vispi sempre un po’ malinconici. E soprattutto una risata cristallina, scoppiettante, bella. Come lei. Ha una condanna lunga e dice sempre che è la fede che le dà la forza. Una forza che mentre scrivo vorrei tanto avere. Dopo 5 anni di sbarre e cemento, Andrada è riuscita ad uscire per l’Arte Sprigionata (vedi pagina seguente). Varcando quel cancello così pesante come prima cosa che ha chiesto all’assistente che l’accompagnava “se poi ci pensava lui a comprarle un panino con la maionese”. Perché Andrada è così, va matta per la maionese e certe abitudini mica si possono cancellare per un giorno di vita vera! Io ho aspettato il suo rientro sveglia, fino a mezzanotte. E quando l’ho vista mi è sceso un lacrimone vigliacco… “Che belooo” con una “L” sola. Sì perché è lei è rumena e nel suo Paese non si usano le doppie. Mi ha detto: “ho visto il mare!”. Aveva gli occhi stanchi ma felici. I capelli un poco scomposti e il viso affaticato di gioia. E allora ci provo, per una volta poco distaccata, perché le voglio un bene dell’anima, a farmi raccontare le emozioni di un giorno di vita vera. Senza alcuna invidia, nemmeno amichevole, solo con il desiderio di ascoltare.
Allora? Che è successo al tuo cuoricino matto appena si è aperto il cancello?
Gioia, gioia solo gioia. Ho visto la strada, le case, gli alberi…che belo!
E il pensiero che comunque saresti rientrata dopo qualche ora?
Non ci ho pensato. Ho fatto in modo di godermi ogni colore, ogni profumo, ogni persona, ogni parola.
Di cosa profuma la vita fuori dopo cinque anni?
Di pulito, niente più odore di ferro, sbarre, cemento.
È una risposta particolare… la città è fatta di cemento.
Sì ma è cemento pulito pieno di vita e poi c’erano gli alberi e le case pieni di vita vera.
Ho quasi timore a chiederti cosa hai mangiato perché ho a disposizione solo due cartelle per te…
(Ride forte) Ho anche bevuto il caffè macchiato nella tazzina e non ero capace di tenerla, era pesante. Ma che buono il caffè. Ho mangiato la pizza quella vera della pizzeria e le patatine fritte e due gelati contemporaneamente!!
Dì la verità:la maionese di fuori è più buona!
(Ride) Sì, sì è tutto più buono!
E a parte mangiare che hai fatto?
Ho venduto i fiori della nostra serra è stato bello perché le persone erano gentili e buone con me
Sapevano che sei detenuta?
Quando lasciavo la ricevuta leggevano “Ministero della Giustizia” quindi penso proprio di sì ma non mi sono sentita né giudicata male né guardata male.
Si dice in giro che hai cantato? Dimmi che non è vero…
Sìììì che vergogna! Ho cantato nel coro dell’Università della Terza Età di cui fa parte anche la dottoressa Vilella, nostra responsabile dell’area pedagogica.
Lo hai guardato bene il cielo?
Sì ma volevo vedere il mare! Ho iniziato a chiedere del mare appena sono arrivata in biblioteca per l’Arte Sprigionata. Mentre tornavamo in carcere finalmente l’ho visto…. Che beloooooo!
Che ti ha detto il Mare?
Nulla era belo!! Mi ha dato tanta pace e tanta tranquillità.
C’è qualcuno che vuoi ringraziare per questa opportunità?
Assolutamente sì. Tutti!
Andrada sospira. Calma. Come il suo mare.
TIZIANA F.