“Questa mattina abbiamo incontrato i sindaci del cratere del sisma per illustrare i contenuti del decreto “sblocca cantieri” convertito in legge. Poche purtroppo le novità in positivo e molti i provvedimenti utili non applicati. La speranza è che il governo prenda coscienza del fatto che con quello che ci è stato dato fino ad oggi non andiamo da nessuna parte. Continuiamo ad avere strumenti farraginosi per affrontare quella che è un’emergenza straordinaria ed è davvero difficile ascoltare il grido dei sindaci disarmati rispetto a quello che c’è da fare e all’impegno che ancora serve per uscire dalle difficoltà. Oggi è stata anche l’occasione per ricordare l’ultimissimo provvedimento di oggi, che assegna ai Comuni il compito della manutenzione ordinaria e straordinaria delle Sae (soluzioni abitative di emergenza), delle aree su cui sorgono e di tutte le aree commerciali temporanee. Si tratta di un altro impegno dato ai Comuni senza strumenti per poter gestire anche questo compito. Aumenta l’incertezza e si riducono le risposte. L’invito è quello che il Papa ha fatto al Governo assente nella sua visita ufficiale a Camerino, di una presa di coscienza per poter recuperare questo gap guardando in faccia i problemi, affrontandoli e mettendo a disposizione quanto serve”.
Queste le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli oggi al termine del Comitato istituzionale per l’attività di ricostruzione post sisma. All’ordine del giorno anche la questione della dotazione del personale nei Comuni del cratere per cui sono state presentate delle proiezioni e delle stime sulle reali necessità e le disposizioni in materia di continuità dei servizi scolastici e organico in relazione al prossimo anno 2019/2020. Presente anche il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti che ha assicurato che tutti gli studenti nelle aree del cratere riceveranno una offerta pari o superiore allo scorso anno. Espresse dai sindaci alcune criticità che il direttore si è impegnato ad approfondire. L’USR sta inoltre lavorando per ottenere posti in deroga alla pianta organica per supplire alle carenze segnalate relative al personale Ata.
“L’incontro di oggi – ha commentato l’assessore all’Istruzione Loretta Bravi presente al Comitato – è l’esito di tre anni di lavoro con il direttore Filisetti con cui abbiamo avuto momenti di incontro e di scontro. Chiaramente ognuno fa il suo mestiere e lui sta dentro i canoni decisi dal decreto e all’interno delle risorse stanziate. La volontà della Regione è però chiarissima: al di là dei numeri, dei criteri e dei rapporti matematici, vanno mantenuti i plessi e rafforzato il personale Ata soprattutto in funzione della sicurezza perché in quelle zone c’è una situazione di emergenza che non può essere paragonata ad una situazione normale. Si è parlato con qualche sospetto anche delle pluriclassi. Da insegnante ritengo che se i docenti sono virtuosi e capaci di fare delle programmazioni strategiche e flessibili, con il sostegno della rete informatica, la pluriclasse può essere una buona esperienza. Direi quindi ai sindaci di non fasciarsi la testa su questa cosa. L’importante è resistere e mantenere i nostri plessi, questo ho chiesto, perché la ricostruzione è partita dalla scuola che è un luogo di riferimento ineludibile per la ricostruzione della comunità. Noi inauguriamo scuole ma abbiamo bisogno della certezza che queste vengano mantenute”.
Claudia Pasquini. Ufficio Stampa. Regione Marche