Vive di nuova vita la casa di Maria Pia Gennari, in Via Canale 73. Domenica 6 novembre, ad un anno dalla scomparsa di Maria Pia, docente di lettere al Liceo Mamiani e a lungo impegnata in politica, è stata inaugurata ufficialmente la casa lasciata in eredità alla cooperativa sociale “L’imprevisto”. Secondo la precisa volontà di Maria Pia, la casa accoglie una comunità di reinserimento femminile. Vi abitano cinque ragazze, di età compresa tra i 20 ed i 28 anni: Veronica, Alice, Diletta, Beatrice e Giulia. Dopo aver completato il percorso all’interno della comunità terapeutica hanno intrapreso il cammino di reinserimento nello studio e nel lavoro. Alice ha conosciuto personalmente Maria Pia che l’ha incoraggiata a riprendere gli studi. “Quando Maria Pia ci ha donato la casa, tutto si è rinnovato” dice. E Diletta aggiunge “Sono rimasta davvero sorpresa della scelta di Maria Pia di donare la sua casa a noi ragazze, perché penso che un gesto così non sia da tutti, un gesto fatto con il cuore!”. Il testamento spirituale di Maria Pia è molto chiaro: “In queste volontà esprimo una sintesi degli scopi della mia vita: la fiducia nei giovani, il servizio alla città, la fede che abbraccia tutto e fa sperare nel mondo. Un bacio a tutti”.
“Sono espressioni – ha detto Silvio Cattarina, responsabile della cooperativa L’Imprevisto – che ci affidano una grande responsabilità, che dobbiamo sforzarci di capire sempre meglio e che ci terranno impegnati per molti anni”. In occasione dell’inaugurazione la casa si è riempita di parenti – quella famiglia a cui Maria Pia era tanto legata – amici, alunni, colleghi, personaggi della politica. “Entrando in questa casa – ha detto il sindaco Matteo Ricci – si ha il senso dell’accoglienza, del sorriso con cui Pia accoglieva i suoi ospiti. Le piaceva la convivialità, vivere la sua gioia insieme agli altri. Maria Pia è stata una donna straordinaria che ha dimostrato un cuore grande nel gesto che ha compiuto prima di morire. Era una persona di grande spirito, di grande solarità e soprattutto molto concreta. Questa casa infatti offrirà una importante opportunità a queste ragazze nel loro percorso di vita”.
“Con la sua decisione – ha sottolineato il cugino Marco Gennari – Maria Pia ha voluto testimoniare qualcosa che ha percorso per intero la sua vita e cioè il suo interrogarsi sul senso della vita. Maria Pia è stata una donna che ha scelto di fare politica coniugandola con la sua fede, ha ricercato continuamente qualcosa che avesse significato e l’ha trovato nella testimonianza della solidarietà”. Don Giorgio Giorgetti, parroco e amico di Maria Pia, ha benedetto la casa ricordando il Vangelo del giorno. “La resurrezione dei morti – ha spiegato – è quella speranza che non ti fa lasciare niente di intentato per costruire attorno a te occasioni di vita e di speranza per te e per gli altri. Gesù lo dice nel Vangelo: prima di tutto si costruisce l’uomo e poi su questo si costruisce tutto il resto. In questa casa – ha proseguito don Giorgio – dove convivono ragazze che hanno fatto esperienze che le hanno portate ad interrogarsi maggiormente e operatori, che aiutano e allargano la prospettiva di questa vita da camminare insieme, il Signore illumini, benedica e sostenga il lavoro di questa persone e la volontà di crescere di tutti”. Accanto al portone di casa è stata collocata una targa, uguale a quella che si trova nell’atrio del Liceo Mamiani, che riporta la frase di Maria Pia e la ritrae mettendo in risalto il suo sguardo dolce e penetrante.
Maria Rita Tonti