Pubblichiamo questo intervento e, trattandosi uno dei temi che riguardano la dignità della persona umana, come editoriale, allo scopo di provocare un dibattito e affrontare aspetti e problemi inerenti.
Caro Nuovo Amico,
nel corso della seduta del consiglio comunale di Pesaro di lunedì 3 giugno 2013 l’assemblea ha approvato un ordine del giorno a sostegno alle modifiche della legge n.91 del 1992 sulla cittadinanza agli stranieri che allo stato attuale è basata sullo ius sanguinis e non permette ai bambini nati in territorio italiano, anche se figli di immigrati regolarmente e da tempo residenti, l’acquisizione automatica della cittadinanza italiana. Il consiglio comunale con questo ordine del giorno intende sostenere l’impegno di quanti in parlamento e in modo trasversale si stanno impegnando per passare dallo ius sanguinis allo ius soli.
Nel corso del dibattito è stato ricordato quanto affermato nella stessa aula consigliare dal Cardinale Antonio Maria Vegliò il 19 marzo 2012 nel corso della sua lectio magistralis, quando aveva appunto posto particolare attenzione alla modifica della legge sulla cittadinanza ai cittadini figli di stranieri che sono nati in Italia. Lo stesso cardinale Vegliò, il 24 maggio scorso in occasione dell’incontro di Papa Francesco con l’assemblea plenaria del Pontificio per i Migranti, raccogliendo l’invito del Papa ad alimentare la speranza nei migranti di poter partecipare pienamente alla vita della società che li accoglie, ha detto che “la speranza passa anche per lo ius soli e che sarebbe una dimostrazione di civiltà, di generosità e di responsabilità se l’Italia, per esempio, valutasse seriamente l’ipotesi di concedere la cittadinanza a quanti sono nati e cresciuti nel suo territorio.”
Infatti la cittadinanza non è solo un atto giuridico ma prima di tutto un atto culturale. E’ in gioco infatti il diritto fondamentale della “persona” che in quanto tale dovrebbe essere salvaguardato. Il fatto di non avere la cittadinanza comporta l’esclusione e la differenziazione sociale di quasi 650 mila minori nati in Italia.
Il testo dell’ordine del giorno purtroppo non è stato approvato all’unanimità come meritava un tema come questo che non dovrebbe segnare divisioni in particolare tra i cattolici in qualunque schieramento militino.
Silvano Ciancamerla – Consigliere Comunale PD