
URBINO – Era “don Peppe” per tutti: parrocchiani, amici, conoscenti e la sua particolare figura di sacerdote ha segnato la realtà cittadina per tutta la seconda metà del Novecento e oltre, offrendo una testimonianza esemplare di sintesi tra fede e vita. Oltre all’impegno più strettamente religioso esercitato nelle parrocchie di San Paolo e di Sancta Maria de Cruce a Mazzaferro, don Peppe si è dedicato all’insegnamento di religione nelle scuole secondarie; ha promosso il Concorso Diocesano dei Presepi (che ancora continua con sempre maggiore partecipazione di famiglie); si è interessato ai problemi sociali della comunità locale; ha favorito la conoscenza di popoli e paesi attraverso numerosi viaggi intorno al mondo; ha vissuto con intensità la sua grande passione per la montagna organizzando campeggi per ragazzi, giovani e famiglie, in collaborazione con don Ugo del Moro, un altro innamorato delle cime alpine. Don Peppe è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1951 e a luglio compiva il suo primo campeggio in montagna insieme a sette ragazzi di Santo Spirito, la sua parrocchia. Il soggiorno non era alle Dolomiti, ma nel più vicino e più modesto monte Nerone, tuttavia era solo l’inizio: la strada era segnata e per don Peppe cominciava uno stretto rapporto con la montagna che sarebbe venuto meno solo con il crescere degli anni e l’affievolirsi delle forze. Per ricordare questa figura particolare di sacerdote, i suoi campeggi e i tantissimi che vi hanno partecipato tante volte e sempre con grande entusiasmo, domenica 17 marzo, nel salone parrocchiale di Mazzaferro, a partire dalle ore 16, si terrà un incontro, promosso da un comitato composto da Gina Venturi Betti, Giuseppe Parenti, Andrea Pellegrini, Gianfranco Bertuccioli, Adriano Lani, Mario Pellegrini e Sirto Sorini, con lo scopo di far rivivere la grande passione di don Giuseppe per la montagna e la sua vocazione a tenere unite le famiglie anche nei periodi di vacanza. I campeggi di don Peppe hanno coinvolto centinaia e centinaia di giovani e meno giovani per quasi mezzo secolo e sono serviti, in tanti casi, a far crescere il rispetto per la natura e far conoscere meglio ognuno di noi nella sua interiorità. Con “I Campeggi di don Giuseppe” vorremmo far rincontrare tutti coloro che hanno vissuto le Dolomiti insieme a lui, attraverso filmati, fotografie, canti e storie piacevoli. In cambio di una libera offerta, sarà disponibile tanto materiale fotografico cartaceo e in DVD, anche relativo a gite e viaggi all’estero, ritrovato negli archivi di don Giuseppe. Verrà organizzata anche una merendaper tutti. Gli interessati sono pregati di mettersi in contatto con il comitato per arrivare ad avere un numero almeno approssimativo dei partecipanti qualche giorno prima! Il ricavato sarà devoluto in beneficenza alle missioni e utilizzato per coprire le spese organizzative sostenute.
Giancarlo Di Ludovico