Lucia è nata il primo dicembre 1993, abita a Cuccurano e, fin da piccola, ha una grande passione: la scrittura. Il suo primo romanzo, “Racconto di un amore infinito”, è nato, come dice lei stessa, in tempo di Covid ed è dedicato alla nonna Iole, che abitava a Cartoceto e che le ha trasmesso l’amore per la cucina (ha frequentato l’Istituto alberghiero “Santa Marta” a Pesaro, ndr), in particolare per la pasticceria. “Ho iniziato a scrivere questo libro ‘a tempo perso’, prima della pandemia e, con mia grande sorpresa, sono riuscita a terminarlo. La scorsa primavera, in occasione della rassegna ‘Storie di Marca’, ho potuto presentarlo alla Mediateca Montanari ed è stato davvero un successo. La copertina è stata interamente disegnata da me, perché oltre alla scrittura e ai dolci, mi piacciono molto anche l’arte e il disegno”.
Romanzo. Non si tratta di un romanzo autobiografico, ma è una storia totalmente inventata anche se ci sono alcuni aspetti che riguardano Lucia e la sua famiglia. “Nel libro si parla di amore, non quello tra uomo e donna, ma quello che nasce dai legami familiari, come ad esempio quello che prova il padre per sua figlia, la nipote nei confronti della nonna”.
Trama. “La storia – spiega Lucia – è ambientata a Fano e ha inizio nel periodo più bello dell’anno, quello più atteso dai bambini, il Natale. E’ ambientata nella scuola Montessori, che è stata la mia scuola d’infanzia. Siamo a teatro e sta per iniziare la classica recita di Natale. Ci sono tanti bambini, tra cui Sara, sei anni, la protagonista del mio romanzo. A vederla ci sono suo padre e la tata che, per lei, è come se fosse la nonna perché tra di loro c’è un legame davvero speciale. Proprio in quella sera accade che la mamma non arriva a teatro perché perde la vita in un incidente stradale. All’improvviso, quindi, la vita di Sara viene stravolta da questo lutto che la segna tantissimo. La tata, però, provvede a scriverle delle lettere a nome della mamma defunta, una sorta di corrispondenza dal Paradiso. Le parla, quindi, del Paradiso, degli amici che ha incontrato, degli angeli, le descrive il luogo. In qualche modo cerca di alleviare la solitudine di Sara. Le viene, inoltre, regalato un cucciolo preso al canile. La vita di Sara, dunque, prosegue. Nella seconda parte del libro – racconta Lucia – la protagonista cresce, diventa adolescente, trova l’amore, inizia la vita universitaria. Il rapporto con il padre e la tata diventerà sempre più solido. Purtroppo, però, la nonna inizia a soffrire di Alzheimer. Questa donna tira fuori anche un aspetto un po’ misterioso che ha sempre voluto tenere nascosto per paura dei pregiudizi. Adesso basta con le anticipazioni. Chi vuole saperne di più, deve leggere il libro. Nel romanzo – ha concluso Sara – ho voluto citare anche Cartoceto, paese in cui è nata e vissuta mia nonna Iole, perché rappresenta il luogo del cuore”.
Vita. Una storia di vita che tocca delicatamente il cuore di ognuno di noi, una storia fatta di dolore, ma anche di rinascita, di un amore che va al di là delle vicende personali, di speranza. Lucia sta già preparando il seguito di questo suo primo romanzo. Sicuramente il libro già pubblicato e quello in fase di preparazione sono opere ricche di buoni sentimenti di cui, oggi, abbiamo tanto bisogno.