Solenne celebrazione eucaristica al Santuario di Ca’ Staccolo, cui hanno partecipato tanti fedeli, provenienti da diverse parrocchie, guidati dall’arcivescovo Salvucci, da sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose.
Grande evento al Santuario di Ca’ Staccolo. L’Arcivescovo Emerito Giovanni Tani ha festeggiato, nei giorni scorsi, i 50 anni di sacerdozio. Mons. Salvucci insieme a sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, gruppi, associazioni e tanti fedeli, provenienti da diverse parrocchie, hanno fatto da corona alla solenne celebrazione eucaristica. Un particolare giorno di festa pervaso da sentimenti di gratitudine e di riconoscenza.
Note biografiche. Giovanni Tani nasce a Sogliano al Rubicone l’8 aprile del 1947. Compie i primi studi nel seminario minore di Rimini, poi in quello regionale di Bologna, quindi al Pontificio Seminario Romano Maggiore ed infine alla Pontificia Università Gregoriana, laureandosi in teologia spirituale. Il 29 dicembre del 1973 viene ordinato sacerdote a Sogliano al Rubicone per la diocesi di Rimini. Nel Seminario di questa città ricopre l’incarico di direttore spirituale dal 1974 al 1985, per poi ricoprire lo stesso incarico dal 1985 al 1999 nel Pontificio Seminario Romano Maggiore, di cui nel 2003 diventa Rettore. Nel 1992 è nominato cappellano di Sua Santità. Il 24 giugno 2011, papa Benedetto XVI lo elegge Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado. Pochi mesi dopo, il 17 settembre 2011, riceve l’ordinazione episcopale nella Cattedrale di Urbino dal Cardinale Agostino Vallini. Incarico che mantiene fino al 5 marzo 2023.
Omelia. All’inizio del solenne rito, mons. Salvucci lo ha salutato con calore ed affetto, ricordando il prezioso lavoro pastorale svolto in questo territorio al confine con la Romagna, nella convinzione che il seme sparso continuerà a produrre i suoi frutti. «Questo clima natalizio mi è caro», ha esordito nell’Omelia mons. Tani, «anche allora l’ordinazione è avvenuta nel periodo natalizio, ovvero nel sabato dopo Natale, nella festa della Santa Famiglia. Dunque clima mariano. Le letture ci parlano di Maria: ”un corpo mi hai dato, un corpo che si è formato in Maria, la madre del mio Signore”. Maria nella mia vita si è fatta lentamente strada. Dal suo: “Ecco, sono la serva del Signore, avvenga di me secono la tua parola”, anch’io vorrei vedere in questo eccomi, la mia vocazione al sacerdozio, nonostante tutte le mie incoerenze e peccati. Nella prima parte del mio cammino ho avuto come maestro, don Oreste Benzi». E ancora: «il mio tempo sacerdotale è diviso tra Rimini e Roma, poi quello episcopale in questa Arcidiocesi. Ringrazio il Signore per tutto. Provo un grande sentimento di gratitudine che mi accompagna, coniderando che tutto è avvenuto perché grande è la Sua misericordia. Posso testimoniare che Lui scrive dritto sulle nostre linee storte». Al termine, a testimonianza dell’amore verso l’Arcidiocesi, ha dato la sua disponibilità ad aiutare qua e là dove c’è più bisogno.
“La schola Cantorum” della Cattedrale, ha contribuito a rendere più solenne la celebrazione con canti e musiche proprie del tempo dell’Avvento, e al termine ha eseguito l’inno alla Madonna della Fiducia, che è la patrona del Seminario Romano Maggiore, guidato per tanti anni da mons. Tani.