Domenica 27 ottobre presso la chiesa di Santa Veneranda di Fermignano si è tenuto il Convegno Missionario Diocesano, un appuntamento sempre atteso e ricco di spunti di riflessione. Come anteprima di più puntuali contributi offriamo una profonda testimonianza missionaria
Il Signore realizza il piano d’amore per ciascuno senza che noi lo conosciamo o lo programmiamo e ora, dopo 30 anni, non posso che lodare e benedire il Suo progetto e leggere la mia vita e quella della fondazione come guidata con saggezza e amore da Dio. Per me la missione è stata un grande dono che mi ha fatto conoscere tante realtà di povertà materiali unite a profonda fede.
Con i cappuccini. I padri Cappuccini ci hanno chiesto la disponibilità di affiancare con la nostra vita di contemplative il loro apostolato in Benin; la comunità di Mercatello mi ha scelta fra le cinque sorelle destinate a questa missione. Il 12 agosto 1993 siamo partite per Cotonou, capitale del Benin. Abbiamo così iniziato la nostra avventura, restando di giorno nella casa dei Padri, mentre di notte dormivamo dalle terziarie Cappuccine. Sia gli ecclesiastici del luogo che i laici erano entusiasti della nostra presenza orante.
La vita comunitaria. Il 17 novembre 1993 ci siamo insediate nel piccolo monastero. La preghiera ci accompagnava in tutti i lavori che facevamo sempre insieme. Il 29 settembre 1994, festa degli Arcangeli, dopo una solenne celebrazione Eucaristica, presieduta da mons. Isidoro De Souza arcivescovo di Cotonou, nella chiesa dei Padri, abbiamo fatto l’ingresso in monastero iniziando così la nostra vita monastica. La chiesa del monastero era sempre gremita al mattino per la messa e alla sera per i Vespri e l’Adorazione Eucaristica. Una grande emozione è stata celebrare nella nostra chiesa la festa di Santa Chiara, l’11 agosto del 1994.
Prove e collaborazioni. Abbiamo anche istituito l’adozione a distanza tramite la signora Anna Sacchi di Mercatello (deceduta qualche anno fa). Il suo primo bambino adottato ora lavora come cuoco. Un altro è stato ordinato sacerdote pochi mesi fa. Tramite mons. Paolo Martinelli abbiamo iniziato la collaborazione con i volontari di Milano. I primi tempi sono stati difficili a causa della malaria. Molto più dura è stata la partenza di due sorelle poco tempo dopo rimanendo solo in 3. Questa prova è stata occasione per rafforzare i vincoli con la comunità di Mercatello, che ci ha inviato alternativamente diverse sorelle per alcuni mesi. Questo aiuto è continuato anche con il succedersi delle diverse madri di Mercatello, fino all’erezione canonica avvenuta nel 2011. Con l’arrivo di suor Miriam nel 1996 e poi di suor Natalina la comunità si formava, si consolidava e organizzava sempre meglio. Dopo circa 5 anni dal nostro arrivo, sono cominciate a maturare le prime vocazioni.
A Zinvié. L’Oceano, che avanzava avvicinandosi alle mura del monastero, ci ha fatto prendere la decisione nel 2006 di spostarci più all’interno. Con l’aiuto di suor Antonietta salesiana e delle suore Camilliane, abbiamo trovato un terreno a Zinvié. Suor Margherita, venuta ad aiutarci in quel periodo, ci incoraggiava a costruire presto il nuovo monastero. Il 26 ottobre 2006 avevamo deciso di celebrare in quel luogo una messa il giorno seguente, ma il mattino del 27 la nostra suor Margherita ci ha lasciato! Era la quindicesima volta che veniva in Benin. È stato un momento di smarrimento e di grande dolore. Tuttavia noi sentivamo la sua presenza e il 15 aprile 2009 abbiamo inaugurato il nuovo monastero. La missione mi ha insegnato che la contemplazione è la più bella e grande evangelizzazione, per questo la mia missione continua anche qui a Mercatello.