La cerimonia si è tenuta nel salone del Centro Mariano di Trasanni ed ha registrato la partecipazione e gli interventi dell’arcivescovo mons. Sandro Salvucci, della vicesindaco Giulia Volponi e di don Daniele Brivio, parroco di Trasanni e presidente della Fondazione Il Pellicano
Sabato 26 ottobre 2024, alle ore 16, presso il Centro Mariano di Trasanni, si è svolta la premiazione del Concorso Maria sotto la croce organizzato dalla Fondazione “Il Pellicano”.
Interventi. Alla cerimonia erano presenti l’Arcivescovo, monsignor Sandro Salvucci, la vicesindaco Giulia Volponi e l’assessore Francesca Fedeli. Dopo il saluto di apertura da parte del giornalista Giancarlo Di Ludovico, ha preso la parola l’arcivescovo che ha sottolineato il profondo dolore di Maria sotto la Croce per la condizione del Figlio e, allo stesso tempo, la sua piena fiducia in Dio, certa che non lo avrebbe abbandonato. Ha infine ricordato Don Ezio Feduzi, artefice della grande opera della Fondazione “Il Pellicano” e del concorso. Anche la vicesindaco, la dottoressa Giulia Volponi ha sottolineato la rilevanza della Fondazione specie in merito ai giovani per i quali si è sempre prodigata. Ha inoltre dichiarato che l’elevato numero di partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia, è espressione dell’unità che la Chiesa è in grado di assicurare. Altri aspetti di Maria sono stati espressi dal Presidente della Fondazione, don Daniele Brivio, che ha apprezzato la scelta del tema perché costringe al confronto con un fatto, quello appunto del Calvario. Maria sta, come recita il Vangelo, è presente e neppure Lei è lasciata sola nel dolore, è infatti accompagnata dalla sorella, Maria di Cleofe, e da Maria di Magdala.
Relazione. La vice presidente della commissione ha quindi letto la sua relazione in cui rileva che molti partecipanti al concorso hanno espresso riflessioni profonde sulla sofferenza di Maria sottolineandone l’immensità, la gravità, alcuni l’ingiustizia. Scrive Giulia: «Oh Maria, quanto dolore / devi aver provato nel cuore! / Tuo figlio gridava: eri lì /sanguinava flagellato: eri lì: / martellato, insultato eri lì». La relatrice ha fatto notare che «I Vangeli non descrivono il dolore della Madonna, dicono solamente: Lei sta. In questa parola infatti c’è tutto: Maria era lì, davanti a quel Figlio inchiodato, in quel preciso momento, lei c’era, c’era sempre».
Adesione. Il concorso ha registrato un’adesione ampia e sentita, molte madri si sono identificate con Maria riferendo la propria esperienza, il profondo legame con i figli, specie se colpiti da disgrazie e malattie, testimoniando sofferenza e tristezza, ma anche coraggio, determinazione, speranza. «I partecipanti -ha osservato la relatrice a conclusione della sua relazione – hanno contribuito a renderci più consapevoli che la vita di ciascuno ha un valore, è un dono ma è anche un compito». Si è quindi passati alla premiazione dei vincitori, momento centrale della cerimonia, allietata da bellissimi canti dedicati alla Madonna, vera protagonista della serata, eseguiti da Tonino Cocchi. Per la prima volta è stato possibile il collegamento on line che ha consentito di seguire la cerimonia da casa. La presentazione del tema della prossima edizione Maria, madre della Misericordia, del perdono e della speranza, in linea con il Giubileo che verrà celebrato nel 2025, ha concluso la serata.