Siamo stati in nove, inviati dal Centro Missionario della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, a lasciare l’impronta sulle strade di terra rossa che percorrono il Burundi, cuore del continente africano. Di questo cuore ne abbiamo potuto sentire i battiti, dai più veloci ai più lenti. Siamo stati subito accolti dagli Apostoli del Buon Pastore e della Regina del Cenacolo, ormai da diversi anni amici della nostra Diocesi. In Africa le giornate scorrono lentamente tra le 6, ora in cui il sole sorge, e le 18 quando il buio della notte inizia ad indicare l’ora del rientro nelle case. In quelle dodici ore di luce scorre tutta la vita di questo paese.
Burundi. Nel nostro primo viaggio, dall’aeroporto di Bujumbura alla casa di Gitega, è stata la strada a colpire fin da subito la nostra attenzione. Uomini e donne, con sulle spalle i propri bambini, raggiungono a piedi i luoghi dei loro impegni quotidiani. La bicicletta diventa un grande tir per il trasporto, carica di tutto ciò che serve per il lavoro. Rimaniamo colpiti da chi, per risparmiarsi qualche chilometro in salita, tenta una corsa per aggrapparsi ai grandi mezzi. I nostri occhi non smettono di guardare fuori dal finestrino. È proprio l’incontro degli sguardi, il nostro e di chi abita la strada, che innalza un urlo di festa e di meraviglia. ‘Bazungu!’ esclama sorpreso chi ci vede. ‘L’uomo bianco!’.
‘Amaoro’. Da quella strada principale subito ci troviamo in un’altra, dissestata e di terra rossa. La destrezza dei padri che ci accompagnano tenta di renderci il viaggio il meno impervio possibile. La nuvola di terra rossa che si alza lungo il tragitto piano piano inizia a rendere meno offuscato il panorama. Ormai prossimi al villaggio, inizia a farsi nitida ai nostri occhi l’immagine di uomini e donne che hanno sentito il rumore dell’auto. Alle nostre orecchie giunge il canto festoso, accompagnato dalla danza, di chi ci sta aspettando nella propria casa. Fermati, ci accorgiamo di essere circondati da occhi sgranati, sorrisi smaglianti, il tutto arricchito da abiti coloratissimi. ‘Amaoro’ è il saluto di pace che ci rivolgono e che noi, nel nostro Kirundi un po’ incerto, proviamo a ricambiare.
Progetti. Girando per i villaggi abbiamo modo di vedere i progetti che il nostro Centro Missionario, insieme all’associazione ‘Urukundo’, sta portando avanti: mattone, carta d’identità, capretta e sostegno allo studio. Il nostro viaggio è continuato visitando alcune delle comunità degli Apostoli. Abbiamo apprezzato come il loro carisma a servizio dei più poveri, in particolare dei Pigmei, si concretizza in tante opere: da quello che coinvolge tutti nel servizio Action Batwa, fino a ciò che caratterizza ciascuna comunità, la scuola, il lavoro agricolo ed il servizio pastorale in varie parrocchie.