Testimoniare che Pesaro è anche ‘capitale’ di intercultura, di accoglienza e fraternità: è questo uno degli obiettivi del ‘Banchetto dei Popoli’, promosso, su iniziativa dell’Arcivescovo Sandro Salvucci, sabato 27 luglio, in Piazza del Popolo, dagli Uffici diocesani Migranti, Caritas, Ecumenismo- Dialogo interreligioso e altre realtà ecclesiali. Ci sono, infatti, tanti immigrati che giungono nel nostro territorio dai paesi dell’Est, dall’Africa continentale e mediterranea, dall’Oriente e dall’America latina: ciascuno con il proprio bagaglio di cultura, di tradizioni, di ricordi, ma anche l’uno con lo stesso cuore dell’altro, con lo stesso ‘sogno’ di un futuro migliore, di fraternità e di pace.
E’ questa identità del cuore umano in tutti i tempi e in tutte le latitudini (anche se si esprime in modi diversissimi, apparentemente persino opposti) che il Banchetto dei popoli vuole sottolineare. È stata una vera e propria festa – con musica, gastronomia, danze, spettacolo – per favorire una cultura dell’incontro ed essere un’occasione, sia per i pesaresi che per gli stessi immigrati, di arricchire la conoscenza reciproca, di apprezzarsi e di superare gli inevitabili pregiudizi. Non è mancato un momento di preghiera comune tra i rappresentanti delle varie comunità religiose o etniche: nessuno, infatti, può ignorare quanto siano fragili i ‘sogni’ del cuore se affidati al solo impegno umano. È stata perciò recitata la ‘Preghiera interreligiosa al Creatore’, posta a conclusione dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco.