Si sono conclusi venerdì 12 aprile nella parrocchia San Fabiano di Villa Ceccolini, gli incontri diocesani tra i giovani e l’Arcivescovo Sandro organizzati dalla Pastorale giovanile e vocazionale. Il titolo di questi momenti è stato “Lieti nella speranza”, un percorso pensato come accompagnamento verso il Giubileo 2025, il cui titolo sarà proprio “Pellegrini di speranza”. Ogni appuntamento era caratterizzato da un approfondimento della speranza in varie chiavi di lettura. Si è iniziato a novembre nella chiesa Sacro Cuore di Soria “Speranza come… Memoria”, una serata in cui hanno preso parte diversi partecipanti alla GMG di Lisbona che hanno raccontato la loro esperienza alla luce della fede. Il percorso è poi continuato nella parrocchia Santa Maria Regina di Borgo Santa Maria, dove i giovani hanno riflettuto con don Sandro sul tema “Speranza come… Compagnia”. Particolarmente significativo è stato l’incontro con Gesù Eucaristia davanti al quale i ragazzi sono rimasti in adorazione sperimentando primariamente la presenza di Gesù come compagno di strada nel cammino della vita. Nell’ultimo appuntamento “Speranza come… Sogno” ci sono state alcune testimonianze vocazionali (una coppia di sposi novelli, una suora e un diacono con sua moglie) in cui ognuno ha parlato dei propri sogni e progetti. È stata l’occasione per pregare anche per la propria vocazione (e per quella altrui) in vista della giornata mondiale di preghiera per le vocazioni del 21 aprile. Ad ogni appuntamento l’Arcivescovo Sandro ha dialogato con i giovani e li ha stimolati con ulteriori riflessioni. Parafrasando la classica domanda che si fa ai bambini “Cosa vuoi fare da grande?”, l’Arcivescovo ha provocato i ragazzi e le ragazze presenti chiedendo loro: “Cosa vuoi fare di grande”!
“La vocazione é come un attore che non attende più, ma entra in scena a teatro e mette in atto davanti a tutti lo spettacolo unico che soltanto lui con la sua vita può realizzare. La vocazione é quindi passare da essere spettatori a essere protagonisti.”
Il futuro è nelle mani dei giovani e don Sandro ha chiesto loro di sognare in grande, di divenire costruttori fattivi di un mondo di giustizia, di uguaglianza e di pace per donare a tutti la speranza di un avvenire migliore, cosa possibile se riporranno la loro fiducia e le loro aspettative nel Signore Gesù. Con il cuore pieno e grato alla conclusione di questi incontri ci incamminiamo verso il prossimo Giubileo!