Nella notte di Pasqua, nella parrocchia di S. Maria Assunta a Montecchio, sei catecumeni hanno ricevuto il Battesimo. Si tratta di un ragazzo di 9 anni, Emmanuele Joahnson, nato in Italia da papà italiano e mamma straniera e di un’intera famiglia, proveniente dalla Nigeria, ma in Italia ormai da molti anni: Austin, il babbo, la sua sposa Lovely e le tre figlie Deborah, Serena e Amanda. La coppia e le due figlie maggiori hanno ricevuto anche la Confermazione e l’Eucaristia. Dopo una prima esperienza in Nigeria nella Chiesa Pentecostale, in cui però non avevano ricevuto il Battesimo, hanno iniziato un cammino di discernimento e formazione, seguiti da alcuni adulti della comunità, che sono stati anche i loro padrini. Infine hanno deciso di entrare a pieno titolo nella Chiesa Cattolica, ricevendo i Sacramenti. È stato un momento di grande gioia per tutta la comunità, che ha vissuto intensamente la loro preparazione con i vari riti del catecumenato, previsti durante la Quaresima e poi la solenne celebrazione della Veglia pasquale. Il cammino del catecumenato si sta rivelando una realtà sempre più in crescita, sia per la numerosa presenza di stranieri, provenienti da altri cammini religiosi, sia per la diminuzione dei Battesimi dei bambini, da parte di genitori non credenti. Dunque le nostre comunità sono chiamate, in quello slancio missionario tanto raccomandato da Papa Francesco, ad “attrezzarsi” sempre meglio per accogliere e accompagnare chi, da grande, (ma il discorso vale anche per i genitori dei neonati…), chiede di essere ammesso al “dono nuziale del Battesimo, prima Pasqua dei credenti, porta della nostra salvezza, inizio della vita in Cristo, fonte dell’umanità nuova” (dalla Liturgia).
digio