«Fino a quando, o Signore?». Ci sarà mai una fine, un cambiamento, una speranza a ciò che sta accadendo in Nigeria? Interessa a qualcuno che bombe siano state lanciate sulle rotaie di un treno con mille passeggeri e centinaia siano morti? Che quattro villaggi in un colpo siano stati dati alle fiamme? Sacerdoti rapiti in continuazione? A chi interessa? L’ultimo attacco è nel sud dove l’estremismo islamico non era ancora arrivato. Ma chi conosce la geografia della Nigeria? La conosce chi sa dove trovare il petrolio. Qui milioni di persone vivono nella fame e sono vittime di ingiustizie: non sanno più con quali occhi piangere. Possono rapirti, violentarti, ucciderti… Eppure c’è l’altra faccia: milioni di persone oneste e capaci di costruire una società diversa ma non hanno voce. Chi ha coraggio tenta di emigrare per sopravvivere. Nonostante i rischi la gente continua ad affollare le chiese perché coscienti che Dio è l’unico che può proteggerli. La Nigeria ha un solo santo beatificato ma agli occhi di Dio quanti martiri e santi per la fede professata fino al sangue?
* Clarissa di clausura pesarese in Nigeria