Non si è fatta attendere la risposta degli assessori del Comune di Pesaro Pozzi e Nobili, che nella variazione al Piano triennale delle opere e nel bilancio di previsione finanziario, al voto il 27 aprile in Consiglio comunale, hanno prontamente stanziato 100mila euro per la messa in sicurezza e ripristino dell’agibilità dell’antico chiostro della chiesa di San Giovanni.
«Progettato dall’architetto ducale Girolamo Genga su incarico di Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino – spiega la Presidente della Commissione cultura Anna Maria Mattioli – il convento di San Giovanni in via Passeri, necessita di una tempestiva messa in sicurezza, a causa di cedimenti strutturali post terremoto e dello scorrere del tempo. La piccola comunità religiosa, ha fatto appello ai tecnici comunali, a Giuseppe Cavallo dell’associazione “Amici della San Giovanni”, ai consiglieri comunali Bellucci e Mattioli e in modo particolare agli assessori Pozzi, Nobili e Vimini, al fine di mettere in atto un intervento immediato».
E questa messa a disposizione di fondi segue la dichiarazione dell’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Non c’è tempo da perdere – queste le sue parole dopo il sopralluogo avvenuto lo scorso Febbraio – ci sono alcuni interventi urgentissimi per un importo di 100mila euro che serviranno a rinforzare e mettere in sicurezza il chiostro esterno del loggiato». Un capitale artistico e storico da salvaguardare anche in vista di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura. «Tale è la bellezza e la storicità di quel luogo – prosegue Mattioli – che necessita di un intervento complesso di manutenzione straordinaria, per una stima approssimativa di 4 milioni di euro che dovranno essere intercettati dal PNRR con progetto di fattibilità tecnico-economica e con la partecipazione ai bandi per gli edifici storici di culto che la Regione vorrà mettere a disposizione per le strutture architettoniche di pregio sul territorio. L’assessora regionale alla cultura Giorgia Latini – conclude la Presidente – si sta spendendo per promuovere e rilanciare il patrimonio artistico marchigiano, dai borghi storici ai teatri. Mi appello alla sua sensibilità, per la messa a disposizione di un capitolo di spesa ad hoc utile per il ripristino e restauro conservativo degli edifici storicoculturali e di culto, che per la nostra città potrebbero essere individuati nella Casa natale Rossini, come il convento storico e relativo chiostro del complesso di San Giovanni».