Parafrasando la celebre espressione di Papa Francesco, potremmo dire che siamo andati a prendere questa storia “quasi alla fine del mondo”. In realtà il racconto parte da Pesaro, o meglio, dal paese delle candele: Candelara. E proprio come una candela, questa piccola storia sta illuminando la strada che, sempre più saldamente, unisce l’Italia al Perù.
Missione. Tutto inizia nel 2015 quando Alberto Pietrelli, a soli 19 anni, dopo aver conseguito il diploma in scienze agrarie all’istituto “Cecchi” di Pesaro, decide di lasciare Candelara per trasferirsi sulla Cordigliera delle Ande. Qui, ad oltre tremila metri d’altezza, si trova il minuscolo paese di Encañada, nella regione di Cajamarca, dove il sacerdote bresciano, don Alessandro Facchini, ha fondato una missione con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della popolazione locale. A dargli una mano ci sono centinaia di ragazzi italiani degli oratori “Don Bosco” che si danno il cambio come volontari. C’è chi si ferma un paio di settimane oppure qualche mese, ma c’è anche chi sogna di rimanere qui per una vita intera. È ciò che accade ad Alberto. Per lui l’avventura inizia presto. Infatti ha solo 10 anni quando si iscrive all’oratorio Don Bosco di Candelara, oggi presente in diocesi anche a Tavullia, Mombaroccio e Ginestreto. Sin da piccolo Alberto si impegna per sostenere le attività dell’oratorio raccogliendo viveri, realizzando mercatini dell’usato oppure girando di casa in casa per la vendita dei calendari.
Matrimonio. Grazie alle sue competenze nel campo agricolo, Alberto in Perù si dedica soprattutto al lavoro agricolo con gli operai del posto. L’obiettivo è quello di meccanizzare il settore che qui è ancora fermo all’aratro trainato dai buoi. Si tratta di dissodare centinaia di ettari di terreno per sfamare l’intera popolazione della regione e consentire l’avvio di uno sviluppo economico e commerciale in una delle zone più depresse dell’America Meridionale. Oltre alla vocazione evangelica verso i poveri di Encañada, Alberto in Perù scopre anche la vocazione al matrimonio. Nel luglio del 2018 infatti rientra a Candelara insieme a Lady, una giovane peruviana insegnante nella scuola parrocchiale della missione. Giusto il tempo di sposarsi nella splendida pieve di Candelara ed è già tempo di ripartire per il Perù. Nel maggio 2019 la famiglia si allarga e nascono due bellissime gemelline: Noemi e Margherita.
Agricoltura. Tanti sono stati gli interventi effettuati, in ambiti diversi, supportati da fondi provenienti dall’Italia. Tra questi, negli ultimi anni, il progetto agricolo che ha permesso di compiere un notevole passo avanti rispetto ai sistemi di lavorazione impiegati dalla popolazione locale. Ad aiutare la missione interviene perfino la società Biesse di Pesaro. Il sogno di Alberto assume così i tratti di una sfida: troppo grande la terra da dissodare e troppo pochi i mezzi agricoli a disposizione e così decide di scrivere una lettera (che pubblichiamo in pagina) per cercare di accendere altre candele sulla strada della solidarietà. Un appello accorato per l’acquisto di un “Eco Aratro”. Un attrezzo che permetterebbe di sfruttare anche i terreni sassosi ed eliminare l’uso di diserbanti chimici. In questo modo si aiuterebbe a contrastare con maggiore efficacia la povertà sempre più dilagante tra le famiglie.