La chiesa di Santo Spirito, gremita come non mai, ha accolto venerdì scorso 11 aprile, tanti adoratori e fedeli, in occasione del XX anniversario dell’istituzione dell’Adorazione Eucaristica Perpetua, che fino al 2020 si è svolta per 24 ore al giorno, poi a seguito del Covid 19, è stata in parte ridotta. Una gioiosa serata in cui abituali e nuovi adoratori, compresi alcuni giovani, si sono ritrovati per pregare, riflettere, innalzare lodi e suppliche al Signore, nonché per ricordare mons. Francesco Marinelli che ha fortemente voluto e fatto nascere l’11 aprile del 2005, l’Adorazione Perpetua, a seguito del congresso eucaristico diocesano. L’augurio è stato quello che possano, per il futuro, aggiungersi altri adoratori e così aumentare le ore da stare davanti al Risorto. Non si tratta di un semplice rifugio per devoti, bensì un radioso centro di intensa attività divina che oltrepassa le sue mura. Un’oasi di pace, un faro di luce che illumina i passi dei partecipanti. E’ un luogo frequentato anche da diversi studenti, compresi gli universitari, che sostano per chiedere luce, forza e discernimento, per la loro crescita culturale, umana e cristiana. E’ stata una serata in cui sono emersi tanti ricordi, tanti volti familiari, tante esperienze, tante vive e durature relazioni. Durante la celebrazione eucaristica, mons. Salvucci, dopo aver sottolineato che molte persone in preghiera scoprono la ricchezza dell’incontro con Dio, ha ringraziato per l’attività svolta ed ha invitato tutti a rendersi missionari, cercando ognuno un nuovo adoratore. Al termine sono state comunicate alcune testimonianze. Stefano Mattei dopo aver sottolineato con sentimenti di gioia e gratitudine il positivo percorso di questi 20 anni, iniziato con 370 adoratori, ha ricordato la lettera che papa Giovanni Paolo II inviò, in occasione del congresso eucaristico. Tra l’altro scrisse: «Ogni persona che prega il Salvatore, attira a sé tutto il mondo e lo eleva a Dio». Così pure padre Andrea Cannuccia, guardiano del convento di San Francesco, ha raccontato come il gruppo universitario della Fuci, sia rinato da un manipolo di studenti adoratori a Santo Spirito, specialmente di notte, nonché diverse vocazioni nate da quella chiesa. Attualmente l’organizzazione di questa comunità contemplativa, beneficia dell’accurata regia del Responsabile don Giuseppe Tabarini e dalla forza propulsiva dei coordinatori Stefano Mattei, Marcella Vivoli e Giovanna Forgione.