Con la mano sapiente delle grandi liturgie della Settimana Santa la Chiesa ci accompagna a vivere con Cristo i momenti cruciali della sua vita, che realizzeranno il mistero pasquale, mistero di morte e di resurrezione
Sta iniziando la Settimana Santa, durante la quale vivremo i momenti cruciali della nostra redenzione: il mistero pasquale di Cristo. A questo ci stiamo preparando dal mercoledì delle ceneri (lo scorso 5 marzo) attraverso “l’austero cammino della Quaresima”. In questo “tempo di grazia”, accompagnati e quasi presi per mano dall’evangelista Luca, abbiamo potuto “assaggiare” quanto sia grande la misericordia di Dio. Ora, nella hebdomada maior (la settimana maggiore) questa misericordia senza limiti potremo gustarla appieno nella sua totalità.
Domenica delle palme. La Settimana Santa inizia con la commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e la benedizione delle palme (o dei rami d’ulivo), di solito in un luogo diverso dalla chiesa dove si celebrerà la santa messa durante la quale verrà proclamato il racconto della passione del Signore, quest’anno secondo Luca. Tra la benedizione degli ulivi e la messa trova giusta collocazione la processione mediante la quale il popolo di Dio partecipa con fede ed affetto all’ingresso del Signore nella Città Santa, Gerusalemme.
Messa del crisma. Presieduta dall’Arcivescovo in Cattedrale alle 18 di mercoledì, questa celebrazione ha due fuochi, il rinnovo delle promesse dell’ordinazione e la benedizione degli Oli Santi: il Crisma; l’Olio dei Catecumeni; l’Olio degli Infermi. Con gioia e gratitudine l’intera comunità diocesana vorrà essere vicina ai suoi sacerdoti, con particolare riferimento a quanti festeggiano particolari giubilei sacerdotali: don Salvatore Parisi (25); Don Leonello Fiorani (50 in memoriam); don Alceo Volteggi (60); mons. Agostino Venturi (65).
L’Ultima Cena. Con questa Messa, memoria dell’ultima cena, ha inizio il Triduo pasquale. In questa eucaristia ci incontriamo con tre doni offertici da Cristo stesso: l’istituzione della Messa, il dono del sacerdozio e l’impegno dell’amore fraterno reso visibile nel gesto della lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione seguirà l’adorazione eucaristica.
Sotto la Croce. In questo giorno, nel quale non si celebra la santa messa, siamo invitati a rivivere nell’austerità il momento più drammatico della nostra redenzione, la Passione e Morte del Signore. Quattro momenti scandiscono questa celebrazione: la prostrazione dinanzi all’altare; la liturgia della parola, che culminerà nella lettura della passione secondo Giovanni; l’ostensione e l’adorazione della Croce; la santa comunione, con l’eucaristia consacrata nella messa del Giovedì Santo. Alle 21, poi, la città di Urbino vivrà la via crucis dalla Croce dei Missionari a San Bernardino, guidata dall’Arcivescovo.
La madre di tutte le Veglie. Il momento culminante della celebrazione del Mistero pasquale di Cristo è dato dalla celebrazione della Veglia pasquale nella notte. Questa celebrazione, presieduta in Cattedrale da mons. Salvucci (ore 21), è scandita da quattro momenti: il lucernario con la benedizione del fuoco, l’accensione del cero pasquale ed il canto dell’Exultet; la liturgia della parola che attraverso la storia della salvezza ci porta a credere Cristo come il compimento delle Scritture e ci fa prorompere nel canto del Gloria in excelsis e dell’Alleluia; la liturgia battesimale e la liturgia eucaristica.