Quarantacinque anni fa, il 24 marzo 1980, la vita del vescovo Oscar Romero veniva spezzata da un colpo di pistola nella cappella dell’ospedale della Divina Provvidenza di San Salvador, durante la celebrazione dell’eucaristia. In questa ricorrenza ogni anno si ricordano tutti i missionari che sono stati uccisi a causa del Vangelo.
Il martirio non è una scelta, un atto di eroismo, ma un dono del Signore, coronamento di una vita che non si risparmia e si dona fino alla fine. Chi si fa autentico portatore del Vangelo sa di non avere garanzie, ma, spinto da un amore che non conosce confini, non si ferma neppure davanti alla morte.
“Andate e invitate”. “In questo anno – scrive Elisabetta Vitali, segretaria nazionale di Missio Giovani – abbiamo scelto come tema “Andate e invitate”, in riferimento al brano del Vangelo di Matteo che ci ha accompagnato durante tutto l’ottobre missionario.
Nella parabola raccontata da Gesù, un re dà ai suoi servi l’ordine di rivolgere l’invito a ogni persona in tutti gli angoli della città, come risposta al rifiuto di coloro che, in origine, avrebbero dovuto prendere parte alla festa.
I due verbi “andare” e “invitare” ricordano che “la missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e alla comunione con Dio. Instancabile! Dio, grande nell’amore e ricco di misericordia, è sempre in uscita verso ogni uomo per chiamarlo alla felicità del suo Regno, malgrado l’indifferenza o il rifiuto” (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la XCVIII Giornata Missionaria Mondiale 2024).
Fossombrone. La 33a Giornata dei Missionari Martiri è in continuità con il tema della Giornata Missionaria Mondiale dello scorso ottobre. L’annuncio del Vangelo non si dà mai in condizioni ideali, lineari. Il rifiuto è più che un’eventualità, e, talvolta, si manifesta in modo violento. La buona novella, tuttavia, non si lascia imbrigliare da quelli che, umanamente, possono sembrare degli insuccessi, anzi fruttifica per un contagio d’amore che è più forte di qualunque altra cosa al mondo.
Domenica 23 marzo, alle ore 18.00, nella parrocchia di Sant’Antonio a Fossombrone, dove prestano servizio i Padri burundesi degli “Apostoli del Buon Pastore e di Maria Regina del Cenacolo”, ci sarà la preghiera in comunione con tutti i martiri. Seguirà un incontro con i giovani che, durante la scorsa estate, sono stati in missione in alcuni paesi africani.