“Storie di antimafia” è stato il titolo dell’incontro che si è tenuto lunedì 24 febbraio all’Istituto d’Istruzione Superiore Polo 3 di Fano durante il quale le studentesse e gli studenti delle classi quarte si sono confrontati con Valeria Scafetta, giornalista, scrittrice collaboratrice di Avviso Pubblico e con Suor Carolina Iavazzo in collegamento dal Centro Padre Pino Puglisi di Bovalino. L’incontro si è svolto nell’ambito delle iniziative legate al progetto “Primavera della Legalità” di Pesaro –Urbino e coordinato per il Polo3 dalla professoressa Anna Ucci.
Suor Carolina, testimone dell’eredità di don Pino Puglisi, è stata la più stretta collaboratrice del parroco palermitano nel quartiere di Brancaccio ucciso da “Cosa nostra” il 15 settembre 1993 e poi beatificato nel 2013 da Papa Benedetto XVI, è un concentrato di allegria ed energia e ha raccolto l’impegno di don Puglisi a trovare un’alternativa alla mafia. Suor Carolina ha toccato il cuore delle ragazze e ragazzi presenti, raccontando come padre Puglisi abbia affrontato e combattuto la mafia e come la sua morte abbia acceso le coscienze. “Padre Puglisi è stato davvero un prete scomodo che ha sottratto i ragazzi alla malavita – ha affermato suor Carolina, che oggi vive a Bosco Sant’Ippolito, a Reggio Calabria e si occupa di giovani, in una terra dove la ‘ndrangheta c’è e dove ci vuole coraggio per esporsi e parlare contro certi temi – La Chiesa – ha aggiunto – deve fare questo e schierarsi dalla parte del bene, dei giovani e delle loro famiglie”. Il suo messaggio, forte e chiaro, costituisce un vigoroso richiamo alla responsabilità individuale e collettiva, un invito a non essere indifferenti e a prendere parte attiva nella costruzione di un mondo migliore.