Anche quest’anno le associazioni Aimc (maestri cattolici) e Age (genitori) hanno voluto festeggiare la ricorrenza di San Giovanni Bosco, sacerdote, pedagogo, educatore e scrittore cattolico, fondatore della Congregazione dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le sue qualità, le sue opere in favore dei giovani, le innumerevoli scuole create in tutto il mondo, la sua opera di evangelizzazione ne fanno il personaggio ideale cui fare riferimento da parte di insegnanti e genitori. Il suo messaggio educativo si può condensare in tre parole: ragione, religione, amorevolezza. Alla base del suo sistema scolastico c’è un profondo amore per i giovani, chiave di tutta la sua opera educativa. Oggi è patrono di educatori, scolari, giovani, studenti ed editori. E’ stato beatificato il 2 giugno 1929 da Papa Pio XI che lo ha poi canonizzato il 1° aprile 1934. Nato nel piccolo comune di Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo don Bosco, ha sentito fin da giovanissimo la vocazione al sacerdozio e il desiderio di aiutare i ragazzi poveri e spesso deviati che incontrava riuscendo ad accogliere e dare istruzione e lavoro a tanti di essi. Gli associati di Aimc e Age si sono ritrovati al Santuario del Sacro Cuore di Cà Staccolo dove l’assistente spirituale don Romano Ruggeri li ha intrattenuti sul tema della Santità, affermando, tra l’altro, che nessuno nasce santo; forse lo si diventa ma non si ha la coscienza di essere tale, anzi si ritengono peccatori, tuttavia hanno saputo esprimere a livello umano una lena grandissima. in loro non esisteva il senso d’orgoglio e lo stesso Paolo era consapevole della sua debolezza. In queste parole è facile riconoscere la figura di don Bosco la cui vita è stata caratterizzata da un progressivo avvicinamento, attraverso i suoi pensieri e le sue opere, verso la santità. Successivamente, don Piero Pellegrini parroco-rettore del Santuario, ha celebrato la S. Messa, ricordando che era il giorno della Candelora e che in tale data, cioè a 40 giorni dalla nascita, si doveva presentare il figlio primogenito al Tempio di Gerusalemme. E così fecero Giuseppe e Maria. Il vecchio Simone, quando vide Gesù lo prese in braccio, riconobbe in lui il Messia e disse: <Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace>. Anche la profetessa Anna si mise a parlare del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Al termine sono state lette le preghiere dell’insegnante e dei genitori.