Il pomeriggio è stato caratterizzato da tre momenti molto significativi: l’incontro con le Caritas del territorio diocesano e il cambio della Direzione, la celebrazione nella chiesa dei Cappuccini fresca di restauro e l’inaugurazione dell’emporio Caritas
Nel pomeriggio del 15 dicembre 2024 sono state comunicate due importanti novità per la Caritas Diocesana. Dopo tanti anni di encomiabile servizio ricoperto dalla sig.ra Itala Fazi, l’Arcivescovo ha nominato nuovo direttore, il diacono Luigi Fedrighelli, che subentrerà all’attuale direzione a partire dal 1° gennaio 2025.
Un sentito grazie. L’Arcivescovo ha ringraziato Itala, che per quasi vent’anni ha accompagnato Caritas in questo cammino, per la dedizione e la passione con cui ha vissuto il servizio. Un cammino che non si interrompe, perché in qualità di Presidente della Fondazione Caritas Diocesana Urbino ETS, continuerà ad offrire il suo servizio, accanto alla nuova direzione. Mons. Salvucci ha sottolineato quanto sia importante l’aiuto di tutti per poter rilanciare lo stimolo a vivere la carità. Riprendendo l’art. 1 dello statuto di Caritas Italiana, ha ricordato che accanto all’attenzione e all’amore concreto verso gli ultimi, la Caritas ha il difficile compito di stimolare il servizio caritativo affinché diventi un impegno di ciascuno. Caritas già promuove da anni il Servizio Civile, al quale spesso accedono giovani universitari che vivono ad Urbino, sarebbe bello che anche i giovani residenti sul territorio diocesano potessero impegnarsi in questa esperienza. «L’animazione della carità – ha continuato l’Arcivescovo – vuol dire anche coinvolgere la comunità in progetti, in modo da trovare nuove forze e disponibilità, anche fra i giovani. Importante il ruolo della formazione. È certo fondamentale avere un cuore grande e generoso, un pizzico di fede non guasta, ma occorre anche essere preparati a vivere operativamente la carità».
Il nuovo Direttore. «Non vi nascondo che in questi giorni ero molto agitato per questa giornata – ha affermato Luigi – non tanto per la nomina di questo servizio, ma perché mi vedo davanti una montagna da scalare. Prendo questo incarico entrando in punta di piedi e sono felice che Itala mi affianchi. Qualche giorno fa riflettevo su come noi rispondiamo sempre a due domande, al come e al quando. Mentre nella Chiesa e in Caritas, oltre al come e al quando, bisogna sempre ricordarci del perché. In Caritas l’azione diventa preghiera, farlo pensando di essere spinti da Lui significa pregare, servire i poveri con Cristo. Non a caso il diacono viene chiamato al servizio, quindi io cercherò di dare l’esempio da questo punto di vista e soprattutto mi interessa la formazione, che sarà al centro del programma dei prossimi anni. Vi chiedo di accompagnarmi nella preghiera».
Celebrazione. In seguito all’incontro si è svolta per la prima volta la celebrazione eucaristica nella Chiesa dei Cappuccini, riaperta dopo un lungo restauro grazie ai fondi CEI dell’8xmille. Fondi che sono stati fondamentali anche per poter attivare una nuova opera segno in Caritas. Grazie infatti al contributo di Caritas Italiana, sempre con i Fondi CEI 8xmille, e grazie anche a donazioni di privati, è stato possibile allestire l’Emporio della Solidarietà, un luogo di distribuzione gratuita di generi alimentari di prima necessità. Sulla base di periodici colloqui di ascolto e di valutazione, verrà assegnata una tessera-punti per il ritiro degli alimenti e degli altri beni disponibili all’Emporio, secondo le necessità familiari e la composizione del nucleo. Hanno preso parte all’evento le autorità civili, le forze dell’ordine, rappresentanti di associazioni e della realtà ecclesiale diocesana.