Domenica 15 dicembre la comunità di Pergola ha vissuto una grande festa per la riapertura della chiesa di S. Francesco a otto anni dal terremoto del 26 ottobre 2016, che aveva provocato ingenti danni alla cupola centrale e a varie parti dell’aula liturgica.
Gioia. Il Vescovo Andrea, alla presenza di tanti fedeli e delle autorità civili, ha preso spunto dal tema della gioia che caratterizza la terza domenica di Avvento, e ha ricordato i tre motivi di festa della solenne celebrazione. Innanzitutto, la gioia per l’avvicinarsi del Natale del Signore, insieme alla gioia per la tradizionale chiusura dell’Ottavario dell’Immacolata che si celebra ogni anno proprio nella chiesa di S. Francesco, e in ultimo, ma non per importanza, la gioia per la restituzione alla comunità di una delle sue chiese più belle, ritornata finalmente al suo splendore, dopo i danni subiti. Danni ingenti, che hanno colpito uno dei monumenti più belli di Pergola, spesso immagine simbolo della città, caro ai Pergolesi, per fede, affetto, arte e tradizioni. Un lungo tempo di attesa, con una riapertura parziale nel 2019, finalmente concluso nel 2022 con l’inizio di un progetto di consolidamento e restauro conservativo affidato agli architetti Stefano Baldini e Stefania Merolli, membri dell’Ufficio Beni culturali della nostra Diocesi, dal Vescovo Armando Trasarti e dall’allora parroco don Filippo Fradelloni.
Lavori. L’opera, approvata dalla Conferenza Episcopale italiana che l’ha finanziata con i fondi dell’8 per mille, è stata completata anche con un significativo contributo economico della parrocchia. I lavori, iniziati nel mese di marzo del 2024, hanno interessato principalmente la cupola, che presentava le maggiori criticità, sia sulla volta interna che sulla struttura di copertura. A questi si sono aggiunti lavori di restauro anche in altre zone della chiesa e nella sala del coro, che presentavano fessure e necessitavano di essere ritinteggiate. Si è provveduto anche alla rimozione del lampadario a sospensione che scendeva dalla lanterna, probabile concausa delle lesioni riscontrate, sostituito da corpi illuminanti che hanno dato nuova luminosità alla chiesa, esaltandone la bellezza architettonica e gli splendidi altari barocchi laterali contenenti tele di pregevole fattura. I lavori si sono conclusi a metà ottobre in coincidenza con l’arrivo del nuovo parroco, don Marco Presciutti, a cui è spettato il compito di coordinare la pulizia degli ambienti e riportarli alla loro funzione. Un lavoro che ha visto l’impegno di alcuni volontari a cui è stato rivolto un ringraziamento sentito da parte di tutti insieme alla gratitudine alle diverse ditte che hanno prestato la loro opera. L’augurio, di fronte alla ritrovata bellezza di uno spazio, è quello di renderlo vivo con la presenza e la partecipazione attiva di tutta la comunità.