La Custodia di Terra Santa ha celebrato 800 anni della sua fondazione. Otto secoli di presenza ininterrotta e feconda dei Frati Minori nella terra dove il “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14). A Pentecoste del 1217 – nel primo Capitolo generale alla Porziuncola – si stabilì l’invio dei frati in Terra Santa. I primi Francescani sbarcarono ad Acri nel 1217, guidati da frate Elia da Cortona (1180-1253). Nel 1219 San Francesco s’incontrò a Damietta con il Sultano d’Egitto Malek al-Kamel, mentre imperversava la quinta Crociata. L’Assisiate fu il primo ad usare l’arma del dialogo con il mondo islamico. Quell’incontro fu l’inizio della presenza dei Francescani in Terra Santa. Già nel 1229 i Minori erano presenti in Gerusalemme. Nel 1347 Clemente VI (1342-1352), con la bolla Gratias agimus, eresse canonicamente la Custodia di Terra Santa affidandola ai Francescani.
La Custodia comprende i territori di Israele, della Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto, Cipro e Rodi.
Opere significative. La fiducia verso i Minori, presenti in Terra Santa, venne confermata da Martino V (1417-1431) nel 1420 e, più tardi, da Innocenzo XI (1676-1689). Infine non possiamo dimenticare le parole di Giovanni Paolo II del 1992: «Da allora, cioè dal 1347, i Francescani non hanno mai interrotto la loro benefica presenza, nonostante le non poche difficoltà, impegnandosi generosamente per la conservazione delle antiche memorie: l’erezione dei nuovi santuari, l’animazione liturgica, l’accoglimento dei pellegrini. Nonostante le difficoltà incontrate, i Minori custodiscono ancora antiche memorie, animano sapientemente la liturgia, erigono nuovi santuari, curano l’accoglienza dei pellegrini e prestano servizio a ben 50 santuari».
Faccio l’elenco delle attività più significative realizzate dai Frati Minori nella Custodia di Terra Santa: l’accoglienza dei pellegrini; l’attività archeologica; lo Studium Biblicum Franciscanum, istituito per la ricerca scientifica e l’insegnamento accademico della Sacra Scrittura; la Basilica del Tabor e del Getsemani, entrambe, fatte costruire da P. Ferdinando Diotallevi tra il 1919 e il 1924 e la Basilica dell’Annunciazione a Nazareth fatta edificare da P. Alfredo Polidori originario di Ostra Vetere (AN).
Benedetto XV. Come non ricordare la lettera di Benedetto XV (1914-1922) «Ad perpetuam rei memoriam» nella quale afferma: «Grande fu sempre la benevolenza della Santa Sede verso i Frati Minori che in Palestina si affaticano per la gloria di Cristo. Nessuno ignora quanto sia vario e molteplice e quanto sia faticoso e dispendioso l’ufficio proprio dei Frati Minori Custodi di Terra Santa. Né è facile descrivere le molestie e gli incomodi di ogni sorta da essi sopportati in un lungo tempo: molti tra loro diedero la vita per la fede: moltissimi, servendo gli appestati caddero martiri della carità». Sono trascorsi 800 anni da quando San Francesco incontrò il Sultano d’Egitto Malek al-Kamel e i Frati Minori sono ancora presenti in Terra Santa, dediti alla custodia dei luoghi dove «Il Verbo di Dio si fece carne».