La Sottosezione dell’Unitalsi della nostra Arcidiocesi, si è ritrovata nei giorni scorsi, per la ricorrenza dell’Adesione annuale, nel Santuario del Sacro Cuore di Gesù a Ca’ Staccolo. La Presidente Velia Verdolini ha accolto con calore e letizia il nutrito gruppo delle dame, dei barellieri, nonché i fedeli partecipanti alla celebrazione eucaristica, presieduta da don Pietro Pellegrini. La Sottosezione è presente nel territorio, almeno dagli anni ’30 e gli aderenti hanno scelto di vivere la carità come servizio gratuito, per mettere in pratica il comandamento dell’Amore di Gesù. Con le loro famiglie e i benefattori, ancora oggi continuano a farsi gioiosi compagni di strada dei più deboli: malati, anziani, persone diversamente abili, poveri, bisognosi nel corpo e nello spirito. Continuano a dedicare ancora oggi un servizio particolare agli ammalati e al loro trasporto nei pellegrinaggi, ai santuari italiani ed internazionali, a cominciare da quello di Lourdes. A molti questo impegno ha cambiato la vita. In queste attività hanno scoperto che ogni uomo è amato da Dio anche nel tempo del dolore, della malattia e della solitudune. Durante la celebrazione eucaristica è stata rinnovata la gioiosa promessa di continuare il proprio servizio, e al termine è stata recitata la preghiera della Sorella e del Barelliere. Inoltre, dato che i bisognosi nel corpo e nello spirito aumentano costantemente, sono state auspicate nuove adesioni. Il tema della speranza è stato il filo conduttore di tutta la celebrazione eucaristica. «La speranza», ha detto don Pietro Pellegrini, «si chiama Gesù Cristo. E’ tra noi e lo possiamo notare nel volto del malato, della dama, del barelliere, del volontario, del povero, di ognuno. In questa prima domenica di Avvento, il Signore ci ha invitato a stare attenti a noi stessi, perché la speranza è una pianta forte, ma quando i venti soffiano con intensità, occorre molta vigilanza. Noi siamo una potenza di bene, ma nel cuore dell’uomo nascono anche pensieri negativi, pertanto occorre combatterli perché minano la speranza stessa». E ancora: «Spes non confundit, ovvero la speranza non delude, come recita la Bolla di indizione dell’imminente Giubileo Ordinario, di papa Francesco. Siamo tutti chiamati ad essere pellegrini e seminatori di speranza», ha concluso il parroco. Nella Messa sono state ricordate Caterina e Alejandra, scomparse da pochi anni e legate a Comunione e Liberazione che le ricorda nel Santuario, ogni prima domenica del mese.