La celebrazione di apertura della Porta Santa nella basilica di San Pietro è stata accompagnata nei secoli da emblematiche pagine di musica polifonica eseguite dal coro della Cappella Sistina, che è il coro personale del Papa. La Cappella Musicale Pontificia, più comunemente conosciuta come “Coro della Cappella Sistina” (dal luogo omonimo dove più spesso un tempo i papi celebravano) è un complesso corale unico al mondo per la sua longevità e per la quantità di musica e documenti che il suo archivio contiene: non esistono al mondo altre istituzioni musicali che possano vantare una simile attività ininterrotta. In tale novero di composizioni compaiono anche quelle che nei vari secoli sono state eseguite per l’apertura del giubileo: si tratta di musiche pensate per accompagnare i momenti della liturgia durante la quale il Santo Padre compie il gesto dell’apertura della Porta Santa. Celebri i mottetti “Adoramus te, Christe,” composto da Lorenzo Perosi per il giubileo straordinario della Redenzione del 1933, l’”Introite” composto da Domenico Bartolucci per il giubileo del 1975 o il “Veni Sante Spiritus” composto per il giubileo straordinario della Redenzione del 1983 indetto dal Papa San Giovanni Paolo II. In questo giubileo dell’anno 2025, quando nell’atrio della Basilica di San Pietro qualche minuto prima dell’apertura della Porta Santa verrà proclamato il Vangelo, sarà eseguita l’acclamazione “Alleluia” composta da Domenico Bartolucci, storico direttore della Cappella Sistina, a cui seguirà il versetto “Ego sum ostium” composto dal pesarese Simone Baiocchi, che di Bartolucci è stato allievo e collaboratore. Si tratta di un versetto a 5 voci che è stato espressamente richiesto dall’attuale direttore della Cappella Sistina, il maestro Mons. Marcos Pavan, a motivo delle riconosciute competenze di Simone Baiocchi nei confronti della musica di Bartolucci. Per ogni liturgia papale infatti i testi mutano e spesso è necessario provvedere alla composizione di nuove musiche che, con un’espressione artisticamente qualificata, sappiano servire la liturgia e rispondano ai criteri necessari. Simone Baiocchi, in passato organista e maestro del coro della cattedrale di Pesaro e attualmente docente di ruolo presso il Conservatorio “G. Rossini”, è internazionalmente noto come uno dei principali compositori italiani di musica sacra e liturgica viventi e in attività. Un compito delicato quello della composizione di musica per celebrazioni papali, in questo caso anche per l’accostamento a musica di un autore come Bartolucci. Si tratta però di un compito a cui Baiocchi non è nuovo: la Cappella Sistina sotto la direzione del maestro mons. Pavan ha già eseguito una sua acclamazione nella celebrazione di apertura del Sinodo dei Vescovi lo scorso 2 ottobre e nel 2010 ha composto musiche per coro e orchestra per la celebrazione presieduta da Papa Benedetto XVI durante il viaggio apostolico a Sulmona, trasmessa in eurovisione da RAI1. In questa circostanza le polifonie composte a Pesaro potranno essere udite in tutti gli angoli della terra attraverso la mondovisione su RAI 1