Il 26 ottobre scorso la comunità ortodossa e quella cattolica hanno trovato un nuovo momento di condivisione in preghiera davanti alle reliquie di San Demetrio Megalomarire, conservate nell’abbazia benedettina di San Lorenzo in Campo.
San Demetrio. Il 26 ottobre è, infatti, la giornata consacrata a San Demetrio di Tessalonica nel calendario della Chiesa greco- ortodossa. Dal pomeriggio del 25 fino alla serata del 26 sono state officiate, nell’abbazia laurentina, sentite e toccanti celebrazioni dedicate a questo Santo così rappresentativo. Nel pomeriggio di venerdì 25, Padre Luca, sacerdote ortodosso, ha guidato il Vespro, nella giornata successiva il Mattutino e, a seguire, la Santa Messa. La funzione è stata solennizzata da cinque sacerdoti del Vicariato del medio Adriatico che comprende territori da Rimini a Chieti. Presente anche il parroco di San Lorenzo in Campo, don Luca Santini, con alcuni fedeli laurentini. Le celebrazioni sono state animate dal Coro Bizantino dei Salmisti della Pentapoli, formatosi recentemente.
Dialogo ecumenico. Si tratta di occasioni preziose per favorire il dialogo ecumenico e interreligioso, a cui il parroco di San Lorenzo in Campo, il compianto don Araldo Angeloni, ha dato avvio alla fine degli anni Settanta e che ha portato alla restituzione di gran parte delle reliquie di San Demetrio alla comunità ortodossa di Salonicco. Tali reliquie, custodite da tempo immemorabile nell’abbazia laurentina dove non è ancora possibile stabilire né da chi, né quando furono portate dall’Oriente, furono casualmente scoperte nel 1520 in occasione di lavori di restauro, voluti dall’allora abate commendatario Marco Vigerio II. Quest’ultimo, per celebrarne il ritrovamento, commissionò al pittore Pietro Paolo Agabiti un dipinto, ora conservato nell’Antiquarium dell’abbazia, raffigurante San Lorenzo e San Demetrio. Il Bambino in braccio a Maria funge da intermediario fra i due santi, rappresentanti le due Chiese.
Reliquie. Da allora nei secoli le reliquie sono state oggetto di venerazione fino a essere un prezioso strumento di dialogo fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. Ad essere venerato è Demetrio di Tessalonica, città greca corrispondente all’attuale Salonicco, morto martire nel 306, durante le ultime persecuzioni dell’Impero romano ordinate da Massimiano. Nell’iconografia il santo è solitamente rappresentato come un militare, talvolta a cavallo. Nella stessa abbazia in un altro dipinto, realizzato dal pesarese Terenzio Terenzi (XVI- XVII secolo), campeggia il santo di Tessalonica. Demetrio militare pagano, convertito al cristianesimo, è stato ed è in grado di unire comunità diverse, che coltivano e valorizzano ciò che hanno in comune: un auspicio per i nostri tempi e per quelli futuri.