Perché tanta Meraviglia? Cosa ha fatto questo ragazzo quindicenne per essere proposto come modello di vita cristiana? Nulla di particolare e nulla di strano. Nella quotidianità di Carlo Acutis, però, c’è il vissuto dell’esemplarità della vita cristiana: egli rappresenta la santità del quotidiano. Vive come gli altri ragazzi, va al mare come tutti gli altri giovani, si serve dell’informatica per dialogare con il mondo, ma ogni mattino frequenta la Messa, poi sosta davanti al tabernacolo a pregare.
Colloquio di amore. Un giovane come tutti gli altri? Sì, ma meravigliano alcuni suoi comportamenti: mentre molti giovani si sono allontanati e si allontanano dalla Chiesa, Carlo ogni giorno va a Messa e dichiara di essere felice più degli Apostoli e dei primi cristiani.
Antonia Salzano, madre di Carlo Acutis, affermava: «Nell’Eucaristia Carlo incontrava Gesù vivo e vero che, giorno dopo giorno, lo faceva sempre più simile a Lui fino a donare la sua vita per puro amore!». È dell’Acutis la definizione: «L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo!».
Leggere il suo tempo. È dotato anche di un’acuta intelligenza, che lo rende capace di leggere il suo tempo e le contraddizioni presenti, lo dimostra con una espressione: «Tutti nascono originali ma molti muoiono fotocopie». Questa frase Papa Francesco l’ha accolta e citata nella sua esortazione apostolica post-sinodale «Cristus vivit», proponendo Carlo come modello per i giovani.
Il quindicenne ha saputo cogliere il dominante conformismo del nostro secolo: molte persone, purtroppo, scelgono di vivere come suggeriscono i mass media, cioè come fanno gli altri.
Informatica. Coloro che hanno conosciuto l’Acutis evidenziano anche la sua grande passione per l’informatica. Nonostante fosse autodidatta era un abilissimo programmatore, tanto da stupire gli stessi esperti in materia. Per questi motivi papa Francesco, ultimamente, lo ha dichiarato «Patrono di Internet». Ed è conosciuto in tutto il mondo come «il Santo di internet».
Devozione. Meraviglia come la devozione verso questo santo giovane abbia travalicato ogni confine: si va dal Giappone alla Cina, dall’India all’Africa, dagli Stati uniti all’Australia. Perché? Cosa meraviglia e cosa attrae? Credo che ci siano due elementi che concorrono a far comprendere ed amare questo giovane: l’intelligenza e la santità di vita.
Assisi. Carlo Acutis trascorse lunghi periodi di tempo in Assisi: quando aveva circa nove anni, i suoi genitori acquistarono nel borgo umbro un’abitazione per le vacanze così il ragazzo ebbe modo di respirarne il carisma francescano. E’ stato sepolto, per suo espresso desiderio, ad Assisi. Ora le sue spoglie riposano presso il Santuario della Spogliazione.
Libertà. Fr. Paolo Martinelli, ofmcap, allora Ausiliare di Milano, nel giorno della beatificazione di Carlo Acutis, si espresse così nell’omelia: «Ciò che colpisce maggiormente di questo giovane cristiano del terzo millennio è la sua libertà: libero dai lacci di una vita schiava della moda del momento, libero per Cristo, libero di cercare Dio, libero di amare».
Canonizzazione. Il 10 ottobre 2020 Carlo Acutis è stato beatificato nella basilica papale di San Francesco di Assisi. L’ultima fase del processo di canonizzazione è attesa per il 2025.