Se chiedete a qualcuno quale ricorrenza cada il 25 novembre, probabilmente vi risponderà che è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel 1960 infatti, in quella data, le sorelle Mirabal furono seviziate e uccise per la loro opposizione al regime dittatoriale allora vigente nella Repubblica Dominicana. In particolare Minerva, la più intellettuale, aveva affrontato apertamente il dittatore Trujillo durante una festa, rifiutando anche le sue avances. La sua vicenda assomiglia molto a quella di un’altra donna ricordata il 25 novembre: s. Caterina d’Alessandria. Anche questa giovane, vissuta oltre 16 secoli prima, era bellissima e colta, e come lei avrebbe incontrato la morte per aver apostrofato l’imperatore Massenzio durante un sacrificio pagano e non aver ceduto a lui.
Come oggi le sorelle Mirabal sono simbolo di resistenza ed emancipazione femminile, così s. Caterina nel Medioevo fu veneratissima quale esempio di sapienza. In una società in cui il gentil sesso aveva scarse possibilità di accedere agli studi, paradossalmente fu scelta proprio una donna come patrona delle facoltà di giurisprudenza e teologia e di università illustri come la Sorbona di Parigi. La prima scrittrice di professione, Christine de Pizan, nella sua opera La Città delle Dame pone s. Caterina accanto alla Vergine per dimorare nella parte più alta di questa allegorica città, costruita da donne virtuose e meritevoli.
Ma Caterina d’Alessandria è solo una figura del passato, un soprammobile storico? O ha qualcosa da offrire ancora oggi, specialmente agli studenti?
Non è retorico affermare che sì, ce l’ha. Prima di tutto ci dice che la conoscenza si deve intrecciare con la vita, che l’intelligenza si deve tradurre in maturità umana. E che quindi comporta sacrificio, prima nella disciplina dello studio e poi nel compiere scelte coerenti con ideali alti. Quelli di cui ogni giovane è affamato.
Da qui ha origine il gesto simbolico che si compie il 25 novembre: portare a casa ancora acceso, nonostante il vento d’Urbino, il lume benedetto in suo onore e che ricorda la luce non solo dell’intelligenza ma anche della fede, ricevuta col battesimo. La “Lampada dello studente” sarà consegnata al termine delle SS. Messe delle 8.30 e delle 18.30 nella nostra chiesa.
Per prepararci alla festa, dal 22 al 24 novembre alle 19 ci sarà il tradizionale triduo, che culminerà domenica 24 alle 19.30 con la “Supplica dello Studente”.