Siamo arrivati a tre!! Dopo un primo volume dedicato alle origini del percorso cristiano nella storia, con una “premessa cronologica” dedicata alla storia dell’Israele del primo Testamento, e un secondo volume dedicato al controverso periodo medievale in cui la Chiesa raggiunge l’apice del proprio potere, il terzo volume appena uscito affronta il percorso della chiesa nella cosiddetta “fase della modernità”. Un periodo che va dalla caduta di Costantinopoli nel 1453 ad opera dei Turchi Ottomani fino al famoso Congresso di Vienna in cui, chiusa la parentesi Napoleonica, i potenti dell’Ancien Régime, tra cui anche la Chiesa, tentano di ripristinare il potere perduto. Ne parliamo con l’autore per scoprire con lui i grandi “cambiamenti d’epoca” avvenuti in quella delicatissima fase della storia europea in cui però un ruolo importante hanno avuto anche l’Islam Ottomano e la diaspora ebraica.
Come sintetizzeresti quella fase della vita della Chiesa e dell’uomo occidentale in generale dopo l’ubriacatura medievale di una chiesa che occupava tutti gli spazi?
La sintesi più efficace l’ho trovata in una frase di Ortega Y Gasset, che descriveva i secoli moderni come “una crociata contro il cristianesimo”; Hans Kung riprenderà il discorso definendo nel suo racconto su “Essenza e storia del Cristianesimo” la modernità come periodo di svolta contro la religione e di forte raffreddamento religioso.
Quali sono stati gli eventi considerabili fasi di “cambiamento d’epoca” e come la chiesa ha reagito a questo avvio di una nuova fase?
In questo mi sono fatto aiutare molto da Samuele Giombi il quale ha dato rilievo nelle sue introduzioni alla significatività storica del patrimonio tridentino che innerva ancora oggi parte non irrilevante del cattolicesimo soprattutto sul ruolo centrale del Papa e del vescovo, sul potere direttivo del clero nei confronti dei laici, sulle pratiche devozionali.
Una reazione di difesa potremmo dire.
Sì, un atteggiamento che la chiesa adotterà ancora per qualche secolo a cui però si affiancheranno esperienze belle con la nascita di ordini religiosi nuovi spesso però considerati ai limiti dell’eresia.
Sarà inoltre anche un periodo di guerre religiose
Si tratta di conflitti militari che si innestano sulle divisioni religiose tra cattolici e luterani in Germania; tra cattolici e calvinisti ugonotti in Francia; tra cattolici e anglicani in Inghilterra fino alla guerra dei trent’anni che insanguinerà l’Europa nella prima metà del seicento.
È previsto un quarto volume?
Si, ho già iniziato a scriverlo. Ho raccolto molto materiale e conterei di arrivare fino al Sinodo universale dei Vescovi di quest’anno e al cammino sinodale della Chiesta Italiana che sta aprendo processi di grande innovazione nelle nostre diocesi e parrocchie.
Il volume è in vendita presso la libreria “Equilibri” di Fano in Via Vitruvio, 3/b