L’opera, realizzata dall’artista Gabriele Iacomucci e collocata alle Cesane su un terreno dell’istituto Diocesano del Sostentamento clero, è stata inaugurata sabato scorso alla presenza del sindaco Maurizio Gambini e dell’arcivescovo mons. Sandro Salvucci.
Da una settimana un ‘Amico Aquilone’ veglia dalle colline delle Cesane, poco lontano dalla chiesa di San Bernardino, sul profilo di Urbino. Si tratta di una scultura in metallo, inaugurata sabato scorso, realizzata dall’artista urbinate Gabriele Iacomucci, che dà il ‘benvenuto’ a chi arriva in città dalle Cesane ma anche a chi dalla città giunge al Parco dell’Aquilone, di recente realizzazione.
Inaugurazione. Si intitola ‘L’Amico Aquilone’, è altra circa tre metri ed è stata svelata a tutti sabato pomeriggio nel luogo in cui è stata collocata: ai margini di un campo, lungo la strada provinciale delle Cesane, poco dopo il cosiddetto ‘canyon’, nei pressi del bivio con la strada che ridiscende a San Bernardino. Oltre alle autorità cittadine, era presente l’arcivescovo mons. Sandro Salvucci, che ha concesso il terreno su cui è stata installata, di proprietà dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero. Salutando i presenti e introducendo la benedizione, l’Arcivescovo ha ricordato che fin da fanciullo è sempre rimasto attratto – e qui il pensiero va a Giovanni pascoli – dal fascino dell’aquilone (anche cimentandosi nella sua realizzazione) ed ha auspicato che quanti ammireranno quest’opera d’arte avviandosi verso le Cesane possano avere uno sguardo rivolto verso l’alto e indirizzare la memoria “a quanti sono già volati in cielo”.
Contrada. La scultura è stata propiziata dalla contrada di San Bernardino, una delle dieci che ogni settembre si contendono il trofeo. “Finalmente – hanno detto Gilberto Ugoccioni e Anna Maria Lelli, capi contrada – abbiamo posizionato questa statua la cui genesi affonda a prima del covid. Ci piaceva pensare che gradualmente ogni contrada erigesse un’opera, piccola o grande, dedicata all’aquilone, quindi abbiamo chiesto a Gabriele che già ne ha realizzate due, una a San Polo e una al Monte. Pensavamo a qualcosa di più discreto, ma lui ci ha sorpresi con questa magnifica figura colossale, che dà un grande impatto visivo, si presta a tante belle foto e crediamo stia benissimo qui, con Urbino sullo sfondo. Ringraziamo anche il conduttore del terreno, l’Azienda agricola Maurizio Pagnanelli, per la disponibilità”.
Significato. L’Amico Aquilone rappresenta una figura umana che da materia si va a smaterializzare, tramite una serie di pieni e vuoti, diventando anima. “Dal cuore in rame al centro – ha spiegato Iacomucci – partono i fili che avvolgono la persona e la congiungono all’aquilone, che sembra accompagnarlo nei cieli di Urbino. Nella cometa ho poi inciso il profilo del mausoleo dei duchi come omaggio alla contrada”. La realizzazione è iniziata nel 2020 per finire un anno dopo. Rimasta poi ferma nel magazzino dell’artista, finalmente è stata collocata. “Ci ho lavorato tantissimo durante il lockdown, quando non potevo fare altro. L’ho creata per questo punto e sono proprio felice che stia qui. Spero che chi la guardi possa ricevere delle emozioni positive”.