“L’etica senza verità è un bicchiere vuoto offerto a chi brucia di sete”. Queste parole del cardinale Elio Sgreccia, fondatore della bioetica italiana, potrebbero rappresentare la sintesi del corso di formazione dal titolo “Vita nascente: aspetti teologici, medici, etici e giuridici” promosso sabato 18 maggio, al Centro Pastorale, dalla collaborazione tra l’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pesaro, la Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola e la sezione interdiocesana di Pesaro Urbino e Fano dell’Associazione Medici Cattolici.
Convegno. La professoressa Clara Ferranti, per Pro Vita e Famiglia onlus, ha sottolineato l’importanza determinante del linguaggio, Daniela Renganeschi, vicepresidente del Centro di aiuto alla vita di Pesaro, ha annunciato l’avvio di un gruppo di auto mutuo aiuto tra mamme, Elmo Santini, presidente dell’associazione Maruzza Marche, ha lanciato un accorato appello per realizzare l’hospice pediatrico nella nostra regione. Il presidente dell’Ordine dei Medici, il dottor Paolo Maria Battistini, ha aperto i lavori insieme a don Mirco Ambrosini direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute. Il Vescovo Andrea ha offerto ai presenti la sua riflessione introduttiva per poi concludere il convegno. Padre Gianni Giacomelli ha consentito di comprendere come le due coordinate fondamentali dell’essere umano, la libertà e la responsabilità, rischino di infrangersi contro l’angoscia della perdita del senso della vita se l’uomo sposta dal centro del giardino del suo cuore la dimensione contemplativa (l’albero della vita) per sostituirlo con l’inganno della sola gnosi (l’albero della conoscenza del bene e del male).
Interventi. Andrea Montalbini, membro del Comitato di Bioetica Diocesano, è intervenuto per spiegare l’orientamento dell’etica della vita nascente nella prospettiva relazionale. Il dottor Alessandro Cecchi, direttore del centro di diagnosi prenatale di secondo livello con sede a Loreto, ha magistralmente spiegato il significato della medicina prenatale.
Testimonianza. Commovente e ricca di spunti è stata la testimonianza di Rosanna, 42 anni, di Ancona, e del suo bambino Davide dato alla luce nel settembre del 2021 dopo che in gravidanza si era manifestata una recidiva di cancro alla tiroide. Rosanna, riprendendo il discorso della professoressa Ferranti, ha voluto sottolineare l’importanza delle parole e della gentilezza. “Purtroppo – ha sottolineato la Ferranti – se oggi l’aborto è proposto con naturalezza, bisogna stimolare la buona prassi medica di fare tutto il possibile per salvaguardare vita e salute di entrambi i soggetti coinvolti”.
Tutela del nascituro. La seconda parte del convegno è stata introdotta dal dottor Simone Aspriello, nuovo presidente designato della sezione interdiocesana di Pesaro Urbino e Fano dell’Associazione Medici Cattolici Italiani. La dottoressa Cinzia Ceccaroli, funzionario del Consiglio Regionale Marche, ha illustrato lo stato della giurisprudenza in riferimento alla tutela del nascituro. “Lo spirito che ci ha mosso è duplice – ha sottolineato il dottor Giovanni Del Gaiso tesoriere dell’ordine dei medici e membro AMCI – noi siamo una associazione di medici cattolici ed è chiaro che abbiamo esposto le nostre convinzioni, però è stato un convegno professionalizzante dell’ordine dei medici che è laico e garantisce il rispetto del codice deontologico e delle leggi dello stato”.