“Testimoni di tutte le cose da Lui compiute” è stato il tema della XVIII Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica che si è svolta dal 25 al 28 aprile presso la Fraterna Domus di Sacrofano (Roma).
Cammini associativi. La diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola ha partecipato con tre delegati (uno per settore) e Laura Giombetti, la presidente diocesana. E’ arrivata a Roma insieme agli amici dell’AC di Pesaro e delle altre diocesi delle Marche. Tutte le associazioni delle diocesi italiane sono state convocate per fare il punto sui cammini associativi, per verificare i percorsi e per rilanciare, con entusiasmo, i processi che stanno a cuore all’Azione Cattolica. L’apertura è stata riservata al Presidente Nazionale, Giuseppe Notarstefano, che ha chiuso l’intervento con “Coraggio, riprendiamo il largo”, sostenendo che l’AC ha ancora oggi l’opportunità di mostrare alla nostra società italiana un’esperienza di Chiesa sinodale e missionaria che desidera essere fermento di vita buona, seme di fraternità e di comunità, sale che fa gustare il buon sapore del Vangelo a tutti.
Speranza. Nei momenti di preghiera che hanno scandito le giornate, i cardinali Parolin, Farrel e Semeraro hanno riservato all’associazione messaggi di vicinanza e speranza, sottolineando come la Chiesa sia casa per l’Azione Cattolica che è ricca, nella sua storia, di santi “uomini e donne capaci di tracciare e percorrere sentieri nuovi”. L’evangelizzazione e la fraternità, come ha ricordato il Card. Zuppi, presidente della Cei, sono due ingredienti fondamentali per i soci di AC, da custodire come doni del Signore.
Documento. Il clou dei lavori è stato tra venerdì e sabato, quando si è vissuto il momento della divisione in gruppi per la lettura e le eventuali modifiche del documento assembleare, un testo che vuole tracciare i percorsi e dare un orizzonte ai cammini associativi del prossimo triennio. Diversi sono stati gli emendamenti presentati e votati attraverso un importante esercizio di democrazia e partecipazione di tutti i delegati. Inoltre questi ultimi sono stati chiamati a votare i consiglieri nazionali, uomini e donne che si sono resi disponibili per servire l’Associazione a livello nazionale nel prossimo triennio. Sono state giornate intense di Chiesa viva, in cammino, dove, come ci ha ricordato papa Francesco, è importante “far crescere la cultura dell’abbraccio”. Ci portiamo a casa tanti volti, tanti percorsi e le parole che il Santo Padre il 25 aprile ci ha lasciato indicando la strada da percorrere: “Lasciamoci abbracciare dal Signore. Così, nell’abbraccio del Signore, impariamo ad abbracciare gli altri. Tre passi: l’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva, l’abbraccio che cambia la vita. Un abbraccio può cambiare la vita, mostrare strade nuove, strade di speranza”.