Prorogata, fino al 31 marzo, la mostra a Palazzo Bracci Pagani dedicata alla collezione del giornalista pesarese Elio Giuliani, a cura di Rodolfo Battistini, con la collaborazione di Claudio Giardini. Giuliani è un grande collezionista e studioso del Novecento, originario del nostro territorio. L’esposizione ha riscontrato un grande successo. Ecco alcuni numeri: 2500 presenze nei tre mesi di apertura; sono state esposte 108 opere delle 212 dell’intera collezione. L’esposizione le ha suddivise in questo modo: 67 oli su tela, 4 oli su cartone, 8 oli su tavola, 3 acquerelli, 8 carboncini su carta, 3 matita su carta, 3 puntesecche, 7 a tecnica mista e 5 mattonelle in maiolica. Sono stati selezionati 39 artisti per raccontare una finestra sull’arte figurativa del territorio, dalla fine dell’Ottocento alla fine del Novecento.
Arte. “Il nostro territorio – ha spiegato il professor Battistini – nel ‘900 ha avuto una fioritura artistica eccezionale. Noi non siamo vicini alle capitali della cultura, come Roma e Firenze, ma, malgrado questo, in quel periodo nel nostro territorio si sono registrate tante presenze di alto livello, tre regie scuole di Arte e Mestieri che hanno contribuito a formare artisti di grande fama”.
La collezione di Giuliani è stata oggetto di una tesi di laurea pubblicata nel 2006-2007. Nel 2007-2008 è stata esposta al Centro Arti Visive “Pescheria” di Pesaro. Lo scultore Giuliano Vangi ha commentato: “Elio ha realizzato una collezione con tanto amore e passione. Non è il collezionista che acquista opere per speculare: lui ha cercato i quadri, si è speso molto per averli”.
Il presidente della Fondazione, Giorgio Gragnola, ha invitato Giuliani per festeggiare i suoi 40 anni da collezionista, creando una collaborazione tra Pesaro e Fano nell’ambito delle manifestazioni di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.
Collezione. Questa esposizione solleva un problema, cioè che nel nostro territorio manca una bella ed organica collezione d’arte del XX secolo in un spazio espositivo permanente aperto al pubblico. La meravigliosa collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, con una bella sezione dedicata al XX secolo, oggi è custodita alla Galleria Nazionale delle Marche. Purtroppo non è una collezione distribuita organicamente su un unico percorso, dal momento che si colloca su sale diverse.
Occorre anche ricordare che nell’ultimo riallestimento dei Musei Civici di Pesaro è scomparsa la sala dedicata alla ceramica degli anni ‘50, curata dal prof. Gian Carlo Bojani. Non c’è più neppure la sala “Pesaro dona il Novecento”, curata da Giuliani e Calegari. E’ stata anche disallestita la pinacoteca contemporanea del Beato Sante creata da padre Giancarlo Mandolini grazie alle opere provenienti dal premio “Salvi”.
In compenso il Liceo Artistico “Mengaroni” ha allestito tre Musei per celebrare la sua attività: “Ma.Me, Ta.Me, Ca.Me”. Rimane per fortuna anche la raccolta “Gerardo Sani” al Liceo Scientifico di Pesaro. In attesa di uno spazio espositivo pubblico che documenti il Novecento, ringraziamo la Fondazione Carifano, Elio Giuliani e agli altri collezionisti per quello che fanno.