Proclamato patrono dei giornalisti da Pio XI nel 1923 non solo perché fu il primo sacerdote a utilizzare per la comunicazione fogli volanti, antesignani dei giornali, ma anche perché incarnava una figura esemplare di comunicatore: Francesco di Sales, infatti, era aperto a instaurare una relazione con tutti, attento alla funzione sia informativa che formativa della comunicazione (non si limitava alle notizie di cronaca religiosa, ma scriveva brevi catechesi) e soprattutto capace di dialogare, con rispetto e benevolenza, con chi non condivideva la sua fede, come si dimostrò, da vescovo cattolico, a Ginevra, città simbolo del calvinismo nella seconda metà del ‘500. Insomma una comunicazione, la sua, “che favoriva la cultura dell’incontro, non dello scontro; la cultura della pace, non della guerra; la cultura dell’apertura verso l’altro, non del pregiudizio” (papa Francesco).
A questo grande Santo viene dedicata dal 1967, il 24 gennaio di ogni anno, la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Per l’occasione, l’Arcivescovo Sandro ha voluto invitare tutti gli operatori locali della comunicazione a un cordiale incontro di saluto.
Durante l’incontro, le domande dei giornalisti si sono focalizzate soprattutto sulle iniziative che l’Arcidiocesi di Pesaro ha messo in cantiere per l’anno di Pesaro capitale della cultura.
L’Arcivescovo ha anticipato, a grandi linee, il progetto relativo alla valorizzazione dei mosaici della Cattedrale, rinviando ogni approfondimento all’apposita conferenza stampa che si terrà a breve alla presenza dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, della Soprintendenza di Ancona, della Fondazione Scavolini e di altre realtà istituzionali.
Il Vicario Generale, don Marco Di Giorgio, ha illustrato dettagliatamente la altre proposte, che hanno l’obiettivo di rilanciare il patrimonio culturale dell’Arcidiocesi, a partire da un’idea di cultura diffusa e inclusiva.
“Prendi e mangia” – “Voi chi dite che io sia?”: otto appuntamenti a partire da gennaio, promossi dall’Ufficio Catechistico e Apostolato Biblico, con letture, musiche e interventi di altrettanti relatori, alla scoperta della figura di Cristo nelle tradizioni religiose del mondo.
“La grande arte parla sempre di Dio”: un viaggio a partire da febbraio, organizzato dagli stessi Uffici, alla scoperta delle maggiori testimonianze dell’arte sacra pesarese per imparare a evangelizzare attraverso il linguaggio universale della Bellezza
“9 sculture per una grande anima”: mostra (dal 6 aprile al 30 giugno) del maestro bergamasco Ugo Riva, tra i più grandi maestri della scultura italiana contemporanea.
“Divine creature”: una mostra fotografica (dal mese di maggio, ma in via di definizione) promossa dall’Ufficio pastorale delle persone con disabilità, incentrata sul tema della disabilità colta attraverso la lente dell’arte sacra.
“Memento mori”: itinerario (da luglio a settembre) all’interno del ciclo pittorico della secentesca chiesa del Nome di Dio in cui emergono onnipresenti richiami alla morte, tema cardine della Confraternita del Nome di Dio.