“I care, custodi del futuro” è stato il titolo del meeting di “Missio Giovani”, tenutosi a Roma dal 25 al 26 novembre, che ha visto la partecipazione di una delegazione di giovani della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola. Due giorni di riflessione, confronto, laboratori, testimonianze ma, soprattutto, di fraternità tra giovani provenienti da tutta Italia. Un’occasione importante di scambio di esperienze e di fede attorno al Vangelo commentato e attualizzato da don Federico Tartaglia, direttore CMD (Centro Missionario Diocesano) di Porto Santa Rufina.
Partire ad extra. “Non abbiate paura del virus della missione – ha detto don Federico – nelle nostre parrocchie ci sono tanti gruppi, ma nessuno vuole partire ad extra. Facciamo fatica a comunicare il nostro quotidiano, i nostri sentimenti, ma abbiamo tutti il diritto di ascoltare una parola di gioia: il Vangelo! Noi avvertiamo il dovere di farlo, di portare questo messaggio di speranza al mondo; siate, dunque, cercatori di quell’umanità in cui si è incarnato Gesù.
Cura. Portare la cura di Gesù è per noi cristiani un dovere – ha proseguito don Tartaglia – cantiamo, parliamo di Gesù nelle piazze, fermiamoci, guardiamo l’altro, prendiamoci cura delle malattie di questo tempo: paure, fretta, frenesia, indifferenza, ansia ed autoreferenzialità. Per curare l’altro, dobbiamo altresì essere delicati, pazienti, attenti, accoglienti, disponibili, pacifici, capaci di accogliere il dolore, la morte, che fanno parte della nostra vita e fare tutto questo nella gratuità. Dio non piange, ma prepara, per noi, la gioia. Diamoci tempo, facciamo meno cose, usciamo da noi stessi, ascoltiamo e abbracciamo il mondo in cui c’è Dio”.
Dignità. Anche don Giuseppe Pizzoli, direttore di “Missio”, nella celebrazione eucaristica ha sottolineato l’importanza di prendersi cura dell’altro soprattutto degli ultimi, dei più poveri e degli esclusi come ad esempio i carcerati. In ogni uomo, anche nel più disgraziato, c’è la presenza di Dio, quel Dio che si è incarnato e ha elevato l’uomo alla sua dignità. “Non possiamo usare i poveri come sgabello per arrivare alla santità, per salire verso il regno dei cieli – ha concluso don Giuseppe – l’amore deve essere gratuito, incondizionato, sull’esempio del sacrificio di Gesù”.
Segretaria nazionale. Al termine del meeting Elisabetta Vitali di Fano, già animatrice del Centro Missionario Diocesano di Fano e rappresentante dei giovani delle Marche, è stata eletta segretaria nazionale di “Missio Giovani”, un ruolo fondamentale per l’attività di formazione, animazione e cooperazione missionaria dei giovani di tutta Italia.
Elisabetta, molto emozionata e felice per questo nuovo incarico, è la seconda donna a ricoprire questo ruolo nella storia di “Missio Giovani” e succede a Giovanni Rocca che, con grande passione e dedizione, ha seguito i giovani missionari fino ad oggi.