Nei locali dello splendido Oratorio di San Giovanni di Urbino, lo scorso 4 novembre, si è inaugurata la mostra di alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, a conclusione di un progetto artistico nato dall’incontro dei Frati Minori Conventuali con gli insegnanti dell’Accademia. Si è dato vita a un percorso in cui gli studenti avessero la possibilità di confrontarsi e riflettere sull’esperienza del limite che da negazione può trasformarsi in diversa e felice possibilità. Un passaggio che è stato declinato in dieci opere che lo presentano ora come un tentativo, ora lo compiono, ma che sempre si invera nel desiderio di un superamento. Il percorso che ha condotto alla presente esposizione è stato progettato in due parti: una seminariale con il workshop guidato dall’artista Francesco de Grandi e la conferenza del teologo Paolo Ricca e l’altra creativa sotto la guida dei rispettivi docenti.
Anche l’itinerario di realizzazione si è articolato in fasi successive. A partire dal progetto iniziale ogni giovane ha potuto avviare un dialogo con gli altri partecipanti e il curatore perché ogni opera si sviluppasse all’interno di una linea comune e allo stesso tempo mantenesse il carattere di uno spazio espressivo personale. Come ultimo passaggio ognuno è stato invitato a presentare la propria opera anche attraverso la forma scritta. Rebeka Sàra Bagò, Nicolas Demetriou, Greta Menin, Leonardo Nardi, Victoria Osei, Abdel Karim Ougri, Serena Polimanti, Umberto Proietti, Lorenzo Rizza, Sasha Toli attraverso opere di pittura, scultura, fotografia e un’installazione, hanno rappresentato ambiti esistenziali diversi e il simbolismo di ogni loro opera sollecita a leggere l’esperienza della debolezza, che rimanga sofferenza o l’oltrepassi, che tocchi aspetti del vissuto comune o personale, nella prospettiva di una risposta a cui, in ogni modo, non potersi sottrarre.