Alla fine di giugno 2024, per la prima volta ad Urbino, è programmata una mostra monografica dedicata a Federico Barocci. Il grande numero delle opere che verranno raccolte troverà spazio accanto a quelle stabilmente esposte nelle sale del Palazzo Ducale. La chiesa di San Francesco dei Frati Minori Conventuali ospita una delle immagini più iconiche del Barocci, Il perdono d’Assisi e custodisce il corpo dell’artista. Da qualche mese si è costituito un numeroso e attivo gruppo, Amici di San Francesco d’Assisi in Urbino, che si è dato tra gli scopi quello di promuovere l’immagine della Città Ducale attraverso la valorizzazione della chiesa e il convento francescani. Il tempio di San Francesco può essere considerato il Pantheon urbinate per gli uomini e donne
illustri che vi trovano sepoltura e il nucleo originario dell’Università vede il suo inizio e si consolida nel convento dei francescani. Gli Amici di San Francesco hanno voluto accompagnare il lancio della mostra del 2024, invitando la Professoressa Anna Maria Ambrosini Massari, curatrice della mostra stessa insieme a Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, a tenere la prima di tre conferenze. In febbraio e in maggio seguiranno gli interventi del professor Luigi Bravi e della professoressa Anna Falcioni. Giovedì 19 ottobre, il breve ciclo di conferenze non poteva cominciare sotto un segno migliore, sia per affluenza di pubblico, sia per la conferenza che ha permesso di avvicinare l’opera e la figura del Barocci nella complesso passaggio che dal tardo Rinascimento porta al Barocco. La professoressa Ambrosini ha avuto anche modo di sottolineare come l’artista urbinate non solo fu tra i grandi del suo tempo per lo stile e quale segno abbia lasciato nell’arte italiana ed europea, ma anche quanto si sia distinto nella interpretazione estetica della riforma cattolica.