Chiamatelo #JesusBeachParty oppure Santa Messa in spiaggia, ma il senso è sempre lo stesso: portare Gesù fuori dalle chiese, in mezzo alla gente. E non c’è posto più affollato della spiaggia per fuggire alla canicola estiva. Così centinaia di persone si sono ritrovate coinvolte in un’esperienza di evangelizzazione organizzata dalle Piccole Ancelle del Sacro Cuore con l’entusiasta Suor Oliva, vera testimone dell’amore accogliente di Dio. I bagnanti si sono ritrovati così coinvolti in un abbraccio che scalda il cuore ma non accalda il corpo, in una gioia festosa del Risorto in mezzo a noi. Giustamente don Massimo Regini, che presiedeva la liturgia, ha ricordato a tutti che Gesù ha iniziato la sua missione proprio calcando la spiaggia, reclutando pescatori per farli divenire pescatori di uomini. Pescatori di uomini significa essere testimoni della bellezza di Dio in mezzo a noi, e questa bellezza ha diverse forme. Ha la voce dei musicisti del gruppo diocesano “Kérigma” che, insieme al coro di Novilara, hanno animato l’evento con canti coinvolgenti. Ha il sorriso dei bambini che si sono riuniti festosi davanti al coro durante i canti finali. Ha il viso dolorante di chi è nella prova e ha trovato una carezza dall’alto. Più di tutto, infine, ha le sembianze del prossimo, anch’egli a sua volta portatore di Cristo. Accogliendo così il prossimo, come è successo sulla spiaggia pesarese, la scritta “Salvataggio” dei bagnini assume tutto un altro significato: il Salvatore è tra di noi.