Dal 18 al 25 gennaio le diocesi di Pesaro, Fano e Urbino pregano insieme per riconoscere le divisioni tra le Chiese cristiane
“Quando venite a rendermi culto chi vi ha chiesto tutte queste cose e la confusione che fate nel mio santuario? Le vostre offerte sono inutili. L’incenso che bruciate mi dà nausea” (Is 1, 12-13a). Sono parole dure, tratte dal primo capitolo del libro del profeta Isaia, che prosegue denunciando l’ipocrisia di un culto a Dio esteriore, formale, ma che non cambia il cuore, e si conclude con le parole “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia”, tema scelto per questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dalle chiese cristiane del Minnesota, negli Stati Uniti. Queste comunità vivono la ferita delle divisioni per motivi razziali tra bianchi e neri: l’omicidio del nero George Floyd ad opera di un poliziotto bianco è avvenuto proprio in questo stato, a Minneapolis. Abituati a pensare che le divisioni tra cristiani siano scaturite da contra- sti dottrinali e da incomprensioni storiche, ci sorprende forse un po’ l’invito a riflettere ed a pregare per quelle divisioni tra le chiese che nascono da pregiudizi razziali e dalla chiusura nei confronti di al- tri popoli e di altre culture.
Giustizia. “La storia mostra che, invece di riconoscere la dignità di ogni essere umano creato a immagine e somiglianza di Dio, i cristiani si sono troppo spesso coinvolti in strutture di peccato come la schiavitù, la colonizzazione, la segregazione e l’apartheid, che han- no deprivato gli altri esseri umani della loro dignità, adducendo il falso motivo della razza. È accaduto che, anche all’interno delle chiese, i cristiani non abbiano riconosciuto la dignità di tutti i battezzati e abbiano sminuito la dignità dei loro fratelli e delle loro sorelle in Cri- sto, sulla base di pretestuose differenze razziali” (dal Sussidio per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani). Veniamo così sollecitati a rimettere al centro della nostra vita ecclesiale il tema della “giustizia”, parola che nella Scrittura indica ciò che ci rende giustificati davanti a Dio, ossia capaci di fare ciò che è bene, impegnandoci fattivamente a rimuovere le cause dell’ingiustizia e ad alleviare le sofferenze di chi ne è vittima.
“La Settimana di preghiera è il mo- mento più adatto perché i cristiani riconoscano che le divisioni tra le chiese e le confessioni non sono poi tanto diverse dalle divisioni all’interno della più ampia famiglia umana. Pregare insieme per l’unità dei cristiani ci permette di riflettere su ciò che ci unisce e di impegnarci a combattere l’oppressione e la divisione della famiglia umana”. Quest’anno, per la prima volta, le tre diocesi che compongono la nostra Metropolia hanno deciso di proporre un unico programma per la settimana ecumenica, anche come segno di un cammino che si fa sempre più unitario e coordinato. La proposta si articola nei seguenti tre incontri.
1. Fano, mercoledì 18 gennaio, ore 19.00, presso la casa giovani (via Don Bosco, 14), incontro ecumenico per soli giovani con le delegazioni estere di differenti confessioni, che si concluderà con la cena, prenotazione obbligatoria (Don Steven cell. 3479645852).
2. Pesaro, giovedì 19 gennaio, ore 21,00 in Cattedrale, Veglia ecumenica di preghiera per l’unità dei cristiani presieduta da S.E. Mons. Sandro Salvucci, con la partecipazione dei Vescovi rumeni Josef Pal di Timisoara (cattolico), Joan Bot di Lugoj (grecocattolico), di Alin Campean (ortodosso) consigliere vicario del vescovo di Caransebes, di rappresentanti delle comunità ortodosse e valdesi presenti nel nostro territorio e con la testimonianza di una coppia di evangelici ghanesi.
3. Urbino, martedì 24 gennaio, ore 21,00 in Cattedrale, rappresentazione dell’opera lirica contemporanea “I DIMENTICATI”, libretto di Elisabetta Righini e Felicia Bongiovanni, musiche di Stefano Bartolucci, che tratta i temi dell’ambiente e della giustizia sociale, ingresso libero.