È ripresa a Fermignano l’antica tradizione della processione del Venerdì Santo. Dopo due anni di fermo dovuto alle vicende dolorose della pandemia che ha bloccato praticamente ogni attività dove era previsto il contatto umano, si è tornati a portare in processione il Cristo Morto con la partecipazione dell’intera comunità cittadina sempre presente a questa significativa iniziativa. Il “catafalco” o “cataletto” su cui è adagiato il Corpo di Nostro Signore è stato accompagnato, come ogni anno, dai membri della Venerabile Confraternita del Gonfalone e dai bimbi che recavano in mano i simboli della passione. A seguire c’era la statua della Madonna Addolorata retta da numerose donne vestite di nero.
La banda musicale cittadina ha accompagnato il corteo con musiche che intervallavano le preghiere dei fedeli. Era presente anche il Sindaco Emanuele Feduzi con il gonfalone del Comune. In piazza Garibaldi la processione guidata da Don Giuseppe Tabarini accompagnato da don Fabio Pierleoni, parroco di Calpino si è fermata ed i parroci hanno riproposto il gesto dell’adorazione della Croce, il solo segno nel quale tutti noi troviamo salvezza. Quest’anno non sono stati riproposti i dieci quadri viventi perché richiedevano numerose prove.
Di Giulio Finocchi