Messa celebrata per i membri del Rinnovamento nello Spirito nella chiesa di San Martino con la consegna dei doni e degli auguri per l’arcivescovo uscente
PESARO – DI PAOLA CAMPANINI
“Celebrare l’eucarestia è rendere grazie al Signore e questa sera abbiamo un motivo particolare per essere grati: la ‘Festa del Ringraziamento’, in ricordo del 14 marzo 2002, data in cui fu approvato definitivamente lo Statuto del Rinnovamento nello Spirito da parte del Consiglio Permanente della CEI”: sono le parole con cui l’Arcivescovo Piero Coccia, domenica 27 marzo, ha iniziato la sua omelia in occasione della Santa Messa celebrata per i membri del Movimento nella Chiesa di San Martino Vescovo.
Giubileo. Il coordinatore diocesano, Leonardo Romani, ha introdotto una piccola nota storica, ricordando che quest’anno la ricorrenza cade in un tempo particolare: il Giubileo d’oro del Rinnovamento Carismatico Cattolico in Italia, comprendente tutte le realtà carismatiche presenti nella nostra nazione che si riconoscono nel “Servizio di Comunione” CHARIS voluto da Papa Francesco. Per l’occasione tali realtà si sono incontrate proprio il 19 marzo scorso a Roma, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, dove hanno celebrato l’evento. Il Rinnovamento è infatti giunto in Italia proprio cinquant’anni fa, all’inizio del 1972, ad opera di padre Valeriano Gaudet, con il primo gruppo di lingua inglese presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e con il primo gruppo di lingua italiana al confine tra la nostra provincia e San Mauro Pascoli. In realtà il Movimento Carismatico era nato, per libera volontà dello Spirito, qualche anno prima, il 17-19 febbraio 1967 a Pittsburg negli USA: una nascita di cui lo stesso Papa Francesco ha celebrato il Giubileo d’oro nel 2017, al Circo Massimo, dove sono convenuti fratelli e sorelle di tutte le parti del mondo.
Saluti. “In questa eucarestia, ha detto Leonardo Romani a conclusione della breve nota storica, vogliamo ricordare tutti i fratelli e le sorelle che ci hanno preceduto nella Casa del Padre, invocare la misericordia di Dio sul mondo intero, domandare pace per la terra martoriata di Ucraina”. Una particolare preghiera solenne, con invocazione allo Spirito Santo, è stata poi riservata all’Arcivescovo Piero, che lascia dopo 18 anni la guida di questa diocesi, “ma non va in pensione perché, come Melchisedek è sacerdote per sempre”. Mons. Coccia ha ricordato di aver avuto, all’inizio del suo ministero episcopale a Pesaro, solo una conoscenza indiretta del Rinnovamento e di avere scoperto invece, durante gli anni di cammino insieme, una realtà interessante e significativa: “Ho visto un luogo in cui tante persone adulte, deluse dalla vita, hanno ritrovato la fede, altre l’hanno approfondita in un’esperienza concreta di preghiera e di fraternità, altre ancora si sono rese disponibili a collaborare con le comunità parrocchiali e con la diocesi”. Al termine della celebrazione sono stati consegnati alcuni doni all’Arcivescovo e sono stati rivolti tanti sinceri auguri per un nuovo e proficuo lavoro nella vigna del Signore.