Cinquanta sindaci non sono riusciti ad entrare nella chiesa di Peglio per assistere alla cerimonia funebre del loro amico sindaco Daniele Tagliolini, salito al cielo all’età di 44 anni. Certamente ci sarà stato un motivo per la presenza di un fiume umano accalcato fuori della chiesa dal basso, lungo l’unica stradetta che porta al cucuzzolo del minuscolo paese di 700 abitanti. Una comunità che ha voluto onorare il suo figlio spesosi per i suoi amministrati con tanta passione.
Scarabocchi. Scarabocchi si vedono incisi sulla facciata rosa della Chiesa dei morti di Urbania. Sono scarabocchi del Quattrocento, rimasti in vita fino ad oggi sul portale della chiesa che fin dal tempo dei giotteschi conservava sull’altare il grande Crocifisso riminese che oggi campeggia nella cattedrale di Urbania. Scrivo questo perché a Roma nella Villa Medici si è aperta una mostra sullo scarabocchio, la pratica di grandi artisti come Leonardo Michelangelo e di piccoli, fatti nei momenti di quiete e di riflessione magari dietro una tela o su di un muro. Ancora in un portale del Palazzo Ducale di Urbania si possono leggere date e note che ricordano il passaggio di qualche personaggio importante, o segni particolari che raccontano la vita del Rinascimento.
Piazza del Papa. Al centro di piazza del Papa- così è detta a Sant’Angelo la piazza maggiore antistante al Comune-, ufficialmente Piazza Umberto I si erge il monumento a Papa Ganganelli, Clemente XIV, che ebbe i natali da famiglia originaria di Borgo Pace, per cui è venerato nella diocesi di Urbania e Sant’Angelo in Vado. Anche la città di Urbania volle erigere allo stesso un monumento che ebbe purtroppo la mala sorte di essere distrutto, come scrivono gli storici, da una banda di garibaldini.
Di Raimondo Rossi