Avis. Anche il presidente era rimasto indeciso di fronte alla scultura in ceramica, dono di Sante Cancellieri, recentemente scomparso alla veneranda età di 90 anni, perché non è sempre facile comprendere l’arte contemporanea. Dopo qualche suggerimento, si è scoperta la vera sorte: la firma e la data nascosta (1972). È stata bella la sua intuizione di qualche cosa che si riferisse al mondo messicano, per la varietà e la solarità dei colori; alla fine si è concluso che nella mente dell’artista si erano formati in uno, i due elementi: la madre con un’ampia aureola e i seni, e alla sua destra il figlio, una maternità che ha molto con la donazione del sangue. L’autore è conosciuto per la sua continua passione fin dai tempi del suo maestro Federico Melis da cui ha tratto ispirazione per il mondo onirico. Il presidente ha poi informato sulla fiorente attività della Avis: 600 donazioni annuali, 150 donatori tra cui molti giovani.
Pieve del Colle. San Bartolo è un vasto podere appartenente alla parrocchia di Pieve del Colle. Accoglieva una grande famiglia, ma era stato abbandonato negli anni ‘60 con l’esodo dalle campagne. Accanto alla casa si erge ancora una chiesetta dei primi secoli del Cristianesimo. Per l’incuria la chiesetta è coperta dal bosco; all’interno, si vedono ancora i resti delle pareti affrescate ed in una si è conservato il particolare di un affresco, segnalatomi da Dante Marchi, attento appassionato dei tesori nascosti e abbandonati nella nostra terra. Con un servizio fotografico prezioso evidenzia la pittura di una mano rivolta dall’alto, da intendersi come la “Mano di Dio”, testimonianza che Dio non abbandona gli uomini. Motivo ripreso dai più grandi pittori come Michelangelo che nel suo Giudizio Universale tende la sua mano a quella di Dio.