Fano
di Redazione
Banca Etica e capitale sociale hanno fatto da filo conduttore al secondo incontro, che si è tenuto on line, della Scuola di Pace dal titolo “Banche disarmate”. Dopo l’introduzione di Michela Pagnini di Caritas Diocesana, la parola è passata alla relatrice Elisa Bacciotti (membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Etica) che, prendendo spunto dalle domande di Luciano Benini moderatore dell’appuntamento, si è soffermata sul significato e sul senso di Banca Etica.
Banca Etica. “Dopo 22 anni dalla sua nascita ovvero l’8 marzo 1999 – ha sottolineato la Bacciotti – Banca Etica continua a essere ed è una cooperativa, indipendente, di proprietà dei propri soci che, a oggi, sono 43.500 persone e organizzazioni. La banca nasce per promuovere la finanza etica ovvero un’attività di risparmio, di gestione del risparmio e di promozione dell’investimento che vuole realizzare oltre a un risultato economico anche un impatto sociale e ambientale positivo rilevante”.
Soci. La relatrice si è soffermata sui soci fondatori fra i quali ACLI, AGESCI, ARCI, le associazioni di botteghe di Commercio Equosolidale senza dimenticare, in tutto questo, la Caritas. “Essendo cooperativa, Banca Etica è di proprietà delle persone che possiedono il suo capitale sociale che, investito, genera ogni anno un impatto positivo su ambiente, persone, collettività e accoglienza. Mille euro di capitale sociale, posto come valore per effettuare investimenti, porta ad esempio a 4 tonnellate di rifiuti recuperati e riciclati, a 251 kg di prodotti biologici coltivati, a 66 kg di emissioni di CO2 evitate, a percorsi di inserimento, di cure, di accoglienza di persone, a persone che partecipano a eventi culturali e sportivi, a sostegno delle persone migranti. Rafforzando il capitale sociale di Banca Etica si può dare alla Banca stessa più possibilità di agire. Uno dei principi base della finanza etica è proprio la trasparenza e vengono pubblicate on line tutti i finanziamenti alle imprese e alle organizzazioni. Banca Etica – ha messo in evidenza la Bacciotti – non finanzia, ad esempio, la produzione e il commercio di armi, ma predilige la cooperazione internazionale, la tutela dell’ambiente, la cultura e la qualità della vita, profit a impatto positivo, il turismo responsabile e l’agricoltura biologica”.
Dati. Dati alla mano, la Bacciotti ha affermato che nel 2019 Banca Etica ha contribuito a riciclare 204 mila tonnellate di rifiuti, ad organizzare 4.123 eventi culturali e a creare 9.800 posti di lavoro.