“Sa la corona in t’la testa”. E’ questo il titolo della poesia che Davide Cecchini, volto noto nel panorama fanese, ha voluto scrivere su questo particolare momento storico. Nati così, per caso, in una notte insonne i questa quarantena, i versi sono stati recitati dalla compagnia Il Guitto creando un misto di emozioni che sono arrivate dritte al cuore di tanti fanesi. “Ho da sempre una passione per il dialetto fanese, la poesia dialettale e le commedie – ha spiegato Cecchini – ma purtroppo non si trova sempre il tempo per tutto. Durante una notte insonne del 3 aprile ho preso il cellulare e ho cominciato a scrivere dei versi per raccontare e fotografare il momento che stiamo vivendo. Il tutto partendo dal concetto che mi ronzava in testa: il virus si chiama corona e la corona si mette in testa. Non ho ripreso sonno fino a quando non ho finito la poesia. Mi aveva preso molto e non mi sono addormentato fino alle 5. Credo fortemente – ha proseguito Davide – nella potenza della tradizione dialettale e della comicità soprattutto per lanciare messaggi. L’idea era proprio quella di fotografare il momento, far ridere e far riflettere. L’ho pubblicata su Facebook il giorno dopo per condividere coi miei amici qualcosa di carino e ho scoperto con stupore che è arrivata fino ai fanesi in Belgio e Canada che si sono emozionati ascoltando il loro dialetto di origine. La cosa mi ha sorpreso perché ho saputo che ha girato tanto sui gruppi whatsapp ed è stata apprezzata. Poi sono arrivati gli amici del Guitto (ho recitato con loro e sono da sempre amico e sostenitore del gruppo) che mi hanno chiesto di recitare la poesia come augurio Pasquale ed è nato il video emozionante che ha nobilitato la poesia e fatto il giro dei social e del web”.
Iscriviti alla Newsletter
Ricevi le ultime notizie creative da Il Nuovo Amico.