Sabato 5 ottobre la comunità di Cristo Re ha detto arrivederci a don Giovanni Paolini, suo amatissimo pastore per quasi 40 anni che lascia il suo gregge e passa il testimone ad un altro con fratello nel sacerdozio e si avvia ad affrontare nuovi incarichi più consoni alla sua età.
In una cerimonia commovente ed allegra, partecipatissima, in una chiesa gremita all’inverosimile come solo forse a Natale, presieduta dal Vicario Generale don Stefano Brizi, don Giovanni ha salutato tutti con serenità, forza e con la saggezza e con la misura che lo ha sempre contraddistinto, nella consapevolezza di un tempo che si è compiuto. Qualche lacrima, molti sorrisi e tanti ripetuti battimani in una liturgia curata nei dettagli e animata da tutti i gruppi parrocchiali, dai catechisti, dagli operatori della Caritas e dai piccoli ministranti. La liturgia è stata impreziosita dai canti dei cori “Cristo Re” e “S. Terenzio”, ma anche il coro dei giovani ha fatto sentire le sua voce eseguendo canti gioiosi. «Ci vorrà tempo per comprendere appieno l’eredità che ci lascia – dicono i suoi parrocchiani – e forse solo in futuro ci renderemo conto di che dono il Signore ci ha fatto in questi lunghi anni in cui abbiamo dato per scontato il suo esserci e il suo stare in mezzo a noi, sempre un passo indietro e con voce sussurrata, ma non per questo meno efficace».
Sempre insieme a nostro Dongio
Dogio da 60 anni a difesa della Fede da 30 anni come padre di una comunità. Uomo di Dio, uomo per gli uomini, uomo del silenzio, uomo di accoglienza, uomo di cuore, uomo di pace, uomo di fedeltà, uomo di verità, uomo di misericordia e di perdono, uomo di sorriso e di gioia, uomo generoso e caritatevole. La testimonianza e la massiccia presenza alla celebrazione in chiesa e alla festa che l’ha seguita è segno di una comunità viva, una comunità che tu hai costruito nel tempo e che ha fondamenta sulla roccia. E allora ripetiamo come tu ci hai detto in questi ultimi tempi: “Un prete va, un altro viene ma la comunità rimane”. La comunità Cristo Re intera, quella che “abita e vive” in questo territorio, tutti gli operatori pastorali di questa parrocchia, lavorerà in sinodalità, insieme, per continuare il tuo lavoro e i tuoi insegnamenti e saprà anche essere, con l’aiuto della tua preghiera, esodale ossia Chiesa in uscita per non lasciare soli i tanti parrocchiani ammalati che tu raggiungevi e seguivi. Prega per noi e noi faremo lo stesso per te caro Don Giovanni.
IL DIACONO A NOME DELLA COMUNITA’ DI CRISTO RE
Il grazie delle Piccole Ancelle
Noi, Piccole Ancelle del “Sacro Cuore”, lodiamo il buon Dio per aver dato a questa parrocchia un pastore così pio, mite, vigile, discreto, attento e zelante. Lo trovavi quasi sempre in chiesa, presso l’altare o accanto al confessionale e, vedendoti, ti veniva incontro per salutarti. Da tutta la sua persona traspariva bontà e serenità. Non mostrava mai di avere fretta. Ti ascoltava, ti consigliava e, se gli facevi una richiesta, nel limite del possibile, ti concedeva quanto ti occorreva.
È stato generoso e disponibile. Gli siamo grate per le celebrazioni, per le omelie preparate con molta cura per la sua pietà, per il rispetto e l’attenzione verso piccoli, adulti, anziani, italiani o stranieri. Considerava la parrocchia come una famiglia. Entrava nelle case per visitare i malati o le persone sole e bisognose. Valorizzava chiunque collaborava alle iniziative dedicando tempo e energia per l’unione e per il bene della Comunità.
Durante gli anni della lunga permanenza in questa parrocchia, abbiamo visto diverse volte in più circostanze, don Giovanni nella nostra casa. Qui ha benedetto la Cappella restaurata, ha celebrato la Messa in varie ricorrenze, ha battezzato i bambini nati nella Casa Fiducia, ha partecipato alle feste della scuola. Grazie, caro Don Giovanni.
SR CLELIA E CONSORELLE DELLA COMUNITA’ DI VIALE AMENDOLA
Sulle note dei vespri d’organo
Caro don Giovanni, desidero esprimerle la mia gratitudine e il mio affetto per gli anni trascorsi assieme a Cristo Re. Ricordo con nitidezza il giorno in cui mi ha incaricata di dirigere il coro parrocchiale, comunicandomi la sua fiducia per le scelte che avrei fatto e persuadendomi di quanto sia importante un servizio impegnato e basato su solide competenze. La ringrazio anche per l’opportunità di organizzare il festival organistico Vespri d’organo a Cristo Re; un momento per accrescere la nostra conoscenza e la nostra spiritualità, come ha sempre tenuto a sottolineare. Anche grazie a questo festival siamo riusciti a valorizzare il nostro bell’organo che, grazie alla sua sensibilità, si è mantenuto in buono stato fino ad oggi. Di questa e di tante altre delicate attenzioni, davvero, grazie! Il cambiamento fa sempre paura e il momento del commiato è spesso doloroso. Sono però felice di sapere che non andrà lontano, don Giovanni, e che potrà facilmente continuare a seguire i nostri progressi, stimolandoci sempre a migliorare. Le vogliamo bene.
GIULIANA MACCARONI
Il tuo sorriso di padre buono
Il mitico e amatissimo “Dongio” arrivò a Cristo Re nel 1981 e prima come vice parroco e in seguito, nel 1990, come parroco, dopo l’improvvisa scomparsa di Don Mei, ha dedicato quasi quarant’anni alla comunità di Cristo Re che ha guidato con amore e pazienza, entrando nel cuore di tutti, bambini, giovani, famiglie e anziani. Ora è molto difficile per i suoi parrocchiani lasciarlo andare, ma il 5 ottobre si è fatta festa perché avere il Dongio per 38 anni è stato un grande dono per cui ringraziare il Signore. Caro Dongio, non sarà facile passare davanti al tuo studio e non vedere più il tuo sorriso buono. Ma hai lavorato tanto per noi ed ora meriti un po’ di riposo. Sulla roccia che ci hai lasciato continueremo a costruire l’amore di Cristo che col tuo esempio ci hai trasmesso.
LAURA GUIDELLI
L’esempio per Azione Cattolica
Don Giovanni è stato per anni assistente del settore giovani di Azione Cattolica dando un impulso importante alla formazione e alla partecipazione attiva e responsabile del laicato nella nostra Chiesa di Pesaro. E lo stesso ha fatto con i giovani e giovanissimi di Azione Cattolica che negli anni si sono susseguiti nella parrocchia di Cristo Re; come amorevole e paterno parroco, li ha sempre ascoltati, accolti e incoraggiati nonostante le fragilità, le insicurezze e gli errori tipiche di questa stagione della vita. Il Dongio ha sempre riposto fiducia nel volto giovane della Chiesa e con il suo esempio ha ispirato tanti adulti a servire e prendersi cura dei più piccoli.
MICHELE CARBONI