Domenica 23 settembre, nella Chiesa di San Marco a Mombaroccio, si è concluso il progetto “Arte non stop”, curato da Lucia Spagnuolo, con l’apporto dei critici Daniele Taddei, Lorenzo Fattori e del filosofo Maria Giuseppina Coppola. Un progetto che ha visto la pubblicazione di quattro cataloghi monografici (Luisa Bergamini, Marisa Cesanelli, Judidh Offord e Cleofe Ramadoro) quale testimonianza del lavoro eseguito. Le inaugurazioni si sono arricchite grazie al contributo poetico di Gianni Marcantoni, Mario Monachesi e di Onorina Lorenzetti e con la prosa di Mauro Ferri. La staffetta artistica tutta al femminile si è conclusa con la mostra di Cleofe Ramadoro.
Nella sua pittura si percepisce la religiosità che deriva dalla sua intimità e dal suo rapporto con Dio; l’opera d’arte è sempre correlata con la vita dell’artista perché reca l’impronta di una personalità spirituale ed in Cleofe la religiosità è una maniera per rivestire la realtà partendo dal suo mondo interiore dotato di senso e valori. Nel mese di agosto invece sono stati protagonisti gli acquarelli di Judidh Offord, artista di origini inglesi trapiantata nelle Marche; con i suoi tratti pittorici esprime una nostalgia che aspira all’infinito, a qualcosa di irraggiungibile, ad un destino determinato dalla forza della natura ma che ci consente, nel contempo, di assaporare la leggerezza del colore eseguito con la tecnica della trasparenza attraverso colpi rapidi di pennello morbido