La piccola città che specchia i suoi tesori nel fiume Metauro e ha visto le sue glorie passate scorrere in quelle acque, apre le porte ai visitatori e li invita a perdersi nella magia del borgo, tra i profumi del tartufo. Nelle anse del fiume, dei ruscelli, tra i boschi di querce e alla luce del lampo celeste, nasce, nella terra, un tesoro prezioso e segreto, il tartufo sacro a Zeus, padre degli dei. Il fungo ipogeo, come nei tempi antichi, fa trionfare ogni tavola, una specialità che oggi viene celebrata nell’appuntamento annuale della Mostra del tartufo. Il mese di ottobre, l’inizio dell’autunno, è il tempo propizio per presentare il frutto della terra, che rende celebre nel mondo Sant’Angelo in Vado. L’incantevole borgo dell’entroterra marchigiano, ospita nei week end dal 13 al 28 ottobre e il 3 e 4 novembre, la 55esima edizione della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche, un’edizione rinnovata sotto molti aspetti, che è pronta ad accogliere vadesi e turisti esaltando le qualità e la bontà del Tartufo Bianco, simbolo e orgoglio dell’antica Tifernum Mataurense, terra che può vantare un antico patrimonio, non solo gastronomico, ma anche artistico, architettonico e archeologico. Quest’anno la mostra presenta quattro diverse zone tematiche, tra cui spicca il Giardino degli Amori Segreti ricostruito al centro del paese, che diventa il simbolo stesso della mostra, un evento “green” dove ambiente e territorio sono i principali protagonisti.
Nella domenica di apertura della manifestazione si sono susseguite mostre, attività artistico/floreali, concerti e shoow cooking. Il primo cuoco a mettersi ai fornelli è stato Antonio Ciotola del ristorante La Taverna degli Archi di Belvedere Ostrense, chef non vedente che ha trasformato in virtù questo suo limite, utilizzando al meglio tutti gli altri sensi, mettendo nei piatti esperienze sensoriali e una gran passione per la cucina. Lo show cooking alla Corte Gastronomica di Palazzo Mercuri ha visto la collaborazione degli istituti Cecchi e ITET Bramante Genga di Pesaro ed è stato accompagnato da una selezione di vini dell’Enoteca Biagioli di Fano. Un week-end perfetto coronato dall’arrivo a Sant’Angelo in Vado di centinaia di turisti, che oltre a soffermarsi negli stand, presi d’assalto già dal mattino, e nelle 7 mostre permanenti allestite in città (via Canale, chiesa di Santa Caterina, Circolo Arci, Sacrestia di San Filippo, Ufficio Turistico di Piazza Umberto I, Corte Gastronomica di Palazzo Mercuri e Chiesa di S. Maria extra-muros), hanno potuto ammirare la Domus del Mito, il più grande ritrovamento archeologico degli ultimi 50 anni. Non mancano spazi dedicati ai bambini con musica, animazione e laboratori didattici di vario genere.