È giunto alla XXII edizione il Festival Ville e Castella che si svolge in alcuni dei luoghi più belli della provincia di Pesaro e Urbino. Ideatori e fondatori sono Nino Finauri e Paolo Frigerio che per il 2018 hanno organizzato 19 appuntamenti, dal 16 giugno al 27 luglio, intorno al cinquantenario del ’68, fra “rivoluzioni dolci e anticonformismi”. La formula è ormai collaudata: una conversazione alla 18.30, la cena, un concerto. Il ricco calendario degli incontri è illustrato da un programma che segnala temi, luoghi, performance musicali e teatrali. Alcuni assaggi.
Anticipazioni. Domenica 24 giugno al Convento di San Pasquale (Terre Roveresche) il giornalista Daniele Bellocchio parlerà del sogno di Thomas Sankara, il Che Guevara africano, rivoluzionario e coraggioso, divenuto presidente di uno dei paesi più poveri del mondo, il Burkina Faso, dal 1983 al 1987. A lui sarà dedicato anche il film in proiezione alle 21.45. Da non perdere il fascino naturalistico dell’appuntamento sotto il ‘cerquone’ del Molino del duca (Monti delle Cesane) con la conversazione dell’esperto Andrea Fazi ed il reading “L’uomo che piantava gli alberi” a cura di Lucia Ferrati su testo di Jean Giono (domenica 1 luglio). Piena di fascino la due giorni (giovedì 5 e venerdì 6 luglio) a Santa Maria delle Stelle – Monte Martello (Cagli), con cena, pernottamento e concerto (ore 21.45) del polistrumentista Stephan Micus (fiati, legni, pelli, corde, voci) che per l’occasione ha composto Anthology for St. Mary of the stars: sarà senz’altro uno dei concerti più emozionanti di tutta la storia ventennale del festival. Di particolare interesse la conversazione di domenica 8 luglio (Barchi – Terre Roveresche) con il teologo Alberto Maggi, l’“eretico di Dio”, per il quale “Il Vangelo è rivoluzione” cui seguirà il concerto Savana Funk, un mix di funky e rock, con Aldo Betto (chitarra), Blake Franchetto (basso) e Youssef Ait Bouazza (batteria).E ancora Vincenzo Passerini su Italiani e immigrazioni e la proiezione del film “Human flow” sulla fiumana umana che si sposta, fugge, spera e si dispera (13 luglio, San Costanzo, Casa Armonia, una delle ville provate che si aprono al pubblico in occasione del Festival), l’affascinante concerto dell’alba dorata alle 5 del mattino (14/15 luglio, Monte Acuto – Catria/Frontone) dopo l’osservazione planetaria e l’escursione notturna alla vetta del Catria). Il 25 luglio a Casa Tognini (Orciano) lo storico Edoardo Bressan tratterà de ”Il 68 e il cattolicesimo italiano, tra contestazione e dissenso” seguito alle 21.45 dallo spettacolo teatrale “Filippo Neri, il buffone di Dio” con Paola Contini.
Chiusura. Il Festival si chiude venerdì 27 luglio con una grande festa con tavola rotonda e concerto di musica ‘contagiosa’ nel suggestivo scenario della Casa degli Artisti a Sant’Anna del Furlo (Fossombrone). La partecipazione agli spettacoli è libera salvo casi specificati che prevedono prenotazione e biglietto. Info e prenotazioni 3891771037.